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INIEZIONE DI FIDUCIA

di Giulio Incagli

Basta poco nel calcio. Questione di giorni, al massimo settimane. E tutto, davvero, può magicamente cambiare. Dopo la sconfitta casalinga con il Napoli, i 13 punti nelle prime 11 giornate e il caso rinnovi che divampava, l’ambiente in casa Fiorentina era quantomai elettrico e preoccupante. C’era addirittura chi avanzava l’ipotesi di stagione compromessa. Il terzo posto sembrava una chimera irraggiungibile e Vincenzo Montella era, per la prima volta, realmente al centro delle critiche della piazza. Soltanto tre giornate dopo, la Fiorentina ha 20 punti, è a soltanto 3 lunghezze dal terzo posto e ha collezionato 2 successi ed un pareggio (contro la capolista Juventus) nelle ultime 3 partite.

Uno 0-0 atipico quello di ieri sera al Franchi. La Fiorentina ne esce sicuramente rafforzata o quanto meno non indebolita. L’imperativo, contro i bianconeri, era infatti quello di allungare la striscia di risultati utili e confermare le ottime prestazioni di Verona e Cagliari. Missione riuscita. Moltissime le note positive. Dalla solidità difensiva di Savic, Gonzalo e Basanta al dominio territoriale dei tre tenori in mediana. Sorprendente e quantomai utile lo spirito di sacrificio di Joaquin. A sprazzi ma comunque positiva anche la prova di Juan Cuadrado.

Lo spettacolo non è stato certo dei più esilaranti e il confronto con la gara dello scorso anno è sicuramente impietoso. Ma ieri sera era fondamentale non perdere. Con la pratica Europa League ormai già archiviata, la Fiorentina può concentrarsi sul campionato. Cinque partite alla fine del girone d’andata. Cesena, Empoli, Parma, Palermo e Chievo. Certo, il distacco rispetto all’anno scorso è ancora ampio (i viola avevano 27 punti dopo 14 giornate LEGGI QUI) ma con la “normalità” e la mediocrità di questa Serie A, la Fiorentina torna con prepotenza ad avere ambizioni di alta classifica.