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INSUA-ADV, Due storie infinite

di Matteo Magrini

Tutto in 48 ore. O quasi, o forse no, o chi lo sa. Il futuro della Fiorentina passa sostanzialmente da due persone che, per un motivo o per un altro, continuano a farsi attendere. Emiliano Insua, da una parte, Andrea Della Valle dall'altra.

L'argentino ormai è diventato quasi un'entità mistica. Aleggia attorno alla maglia viola ma non arriva mai. "Domani è il giorno decisivo", "Da lunedì sarà a San Piero". Ogni giorno una spruzzata d'ottimismo. Siamo arrivati anche agli avvistamenti. Roba da Ghost Buster. Negli ultimi giorni di ritiro dolomitico, a Cortina, la voce si era sparsa decisa. "Insua è stato visto a Careggi per le visite mediche". Una sorta di ossessione collettiva.

Ora, invece, tutto è molto chiaro. L'accordo col Liverpool c'è, da sempre, quello col ragazzo non è mai stato raggiunto. Sembrava questione di poco e Corvino era convinto di arrivare alla fumata bianca in tempo brevissimi. Non è stato così e adesso le possibilità che l'affare salti sono in netto rialzo. La Fiorentina mantiene la calma, ma non può aspettare in eterno. Probabilmente non si andrà oltre questa settimana. O Insua accetta o arrivederci e grazie.

Poi c'è Andrea Della Valle. Anche lui più volte annunciato e mai arrivato. Ha cominciato Sandro Mencucci, il primo giorno di ritiro: "Al 99% il Presidente verrà a Cortina" e ha proseguito, ancora più categorico, Mario Cognigni: "Sicuramente Andrea salirà per salutare la squadra". Di Della Valle, a Cortina, nessuna traccia.

Adesso ci risiamo. Oggi, massimo domani, il più giovane dei fratelli Tod's dovrebbe piombare a San Piero a Sieve. Un saluto a Mihajlovic, un incoraggiamento alla squadra e, soprattutto un messaggio ai tifosi. Tutti lo aspettano. Che sia la volta buona? A sensazione parrebbe di si ma, visti i tempi, meglio non farci troppo la bocca. Magari chissà, l'attesa finisce tutta insieme e col Presidente arriva anche Insua. Sarebbe il finale perfetto.