.

INTER-FIORENTINA, I PIÙ E I MENO DEL MATCH

di Andrea Giannattasio

Questi i più e i meno in casa viola della partita di questa mattina tra Inter e Fiorentina Primavera:

I PIÙ 

Sottil: in un primo tempo avaro di emozioni, il numero sette è l'unico in grado di impensierire l'Inter sia su punizione sia tenendo alta la squadra con le sue giocare puntualmente tramutare in falli dall'Inter. Nella ripresa il copione non cambia ma tutto da solo non può fare.

Ghidotti: sul gol in avvio di Lombardoni non può nulla. Per il resto riesce a sostituire ottimamente Cerofolini in una partita non certo facile, risultando decisivo in un paio di interventi, specie quello su Zaniolo in chiusura di primo tempo e su Rover nel finale.

Lakti: pronti via fa subito assaggiare i suoi tacchetti a Emmers ma l'arbitro lo grazia. Non avviene lo stesso poco dopo, quando l'albanese per una nuova entrataccia lo ammonisce. Solita gara di sostanza in mezzo.

I MENO

Maganjic: nel primo tempo viene letteralmente mangiato dalla fisicità dei centrali dell'Inter che gli nascondono sempre il pallone. Nel secondo tempo nonostante la vistosa crescita di tutta la squadra appare sempre fuori contesto.

Gori: il bomber viola si sbatte su tutto il fronte offensivo, ci prova anche da punizione ma la mira non è delle migliori. Nella ripresa aumentano gli spazi e la Fiorentina cresce alla distanza ma il numero 9 continua a vedersi poco.

Diakhate: da un giocatore del suo carisma (è il capitano) e della sua esperienza sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di più in una partita come questa. Invece il mediano spesso si limita a fare il compitino regalando sì giocate di fino ma spesso improduttive.