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ITALIANO È GIÀ SULLA SCIA DI PRANDELLI E MONTELLA: LA SUA È UNA VIOLA EUROPEA

di Andrea Giannattasio

La speranza è che Vincenzo Italiano, leggendo certi numeri (abbiamo constatato di recente che è un lettore di Firenzeviola.it e ci fa molto piacere), non si dimostri più di tanto superstizioso. Anche perché in fin dei conti i dati che riguardano lui e la sua squadra sono (com’era facile immaginare) più che positivi e domenica dopo domenica contribuiscono a dare alla Fiorentina una dimensione sempre più “europea”. Con il successo di due giorni fa contro l’Atalanta, Biraghi e compagni hanno toccato (e superato) con ben 13 giornate d’anticipo rispetto al finale di stagione la fatidica quota dei 40 punti, quella che da sempre è vista come il traguardo-salvezza e che negli ultimi tre anni è stato l’unico obiettivo che i viola in campionato hanno potuto perseguire. 

Otto su nove
Archiviate dunque le ultime drammatiche stagioni, è finalmente tempo di guardare avanti e confrontare quello che è stato il rendimento delle Fiorentine precedenti nell’arco degli ultimi 16 anni quando alla 25a giornata (in realtà la Serie A è già alla 26a ma ovviamente i toscani hanno una gara ancora da recuperare) era già stata raggiunta e oltrepassata la quota-40. Ebbene, in ben otto circostanze su nove quando al 25° turno i viola avevano già la salvezza in tasca è sempre arrivata la qualificazione ad una Coppa europea. È sempre accaduto durante il ciclo Prandelli, si è ripetuto per tre anni di seguito anche sotto la gestione Montella ed è avvenuto anche nel primo anno con Sousa in panchina (solo nella stagione successiva la Fiorentina del portoghese non centrò l’Europa League).

Quota 42: una vera garanzia
Il dato che più di tutti è rincuorante è che quando dopo 25 partite di Serie A i viola erano fermi a quota 42 punti (esattamente come in questa stagione), il traguardo europeo dopo 38 turni è sempre arrivato. È accaduto nel 2008/09 (i viola chiusero quarti con 68 punti), nel 2012/13 (quarti con 70) e nel 2014/15 (quarti con 64 lunghezze). Motivi dunque per sperare ce ne sono eccome. E stavolta, rispetto ad altre stagioni, in ballo c’è anche una finale di Coppa Italia. Ma questa è un’altra storia…

2005/06: 50 punti, 4° posto (a fine campionato 70 punti, 4° posto) > in Europa
2006/07: 46 punti*, 8° posto (a fine campionato 73 punti*, 5° posto) > in Europa
2007/08: 44 punti, 4° posto (a fine campionato 66 punti, 4° posto) > in Europa
2008/09: 42 punti, 4° posto (a fine campionato 68 punti, 4° posto) > in Europa 
2012/13: 42 punti, 6° posto (a fine campionato 70 punti, 4° posto) > in Europa 
2013/14: 45 punti, 4° posto (a fine campionato 65 punti, 4° posto) > in Europa 
2014/15: 42 punti, 5° posto (a fine campionato 64 punti, 4° posto) > in Europa 
2015/16: 49 punti, 3° posto (a fine campionato 64 punti, 5° posto) > in Europa 
2016/17: 40 punti, 8° posto (a fine campionato 60 punti, 8° posto) > niente Europa
2021/22: 42 punti, 7° posto 

*= senza penalizzazione post-Calciopoli