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ITALIANO E I CALI MENTALI. ORA LA COPPA PER FUGARE IL TERZO INDIZIO

di Niccolò Santi

Le dichiarazioni di mister Vincenzo Italiano nel dopo partita di Monza-Fiorentina contribuiscono a suonare un campanello d’allarme già udito, pur in tono minore, al quarto di ritorno di Conference League contro il Lech Poznan. Il sospetto nasce dall’ingente quantità di energie che la squadra ha speso negli ultimi due mesi ed è confermato, appunto, dalle affermazioni dell’allenatore in sala stampa: “Non possiamo abbassare la concentrazione, sennò diventiamo una squadra che può perdere la partita. Non credo si tratti ti un calo fisico, poiché chi è sceso in campo non aveva tanti minuti nelle gambe. Non possiamo staccare la testa dalle partite”.

Non solo. Riccardo Saponara ci mette il carico: “È il secondo campanello di allarme in una settimana, non possiamo più permetterci prestazioni come quella col Monza”. Sono gli stessi protagonisti, dunque, a invitare a una riflessione, legata prettamente ai dati empirici e che alla fine dei conti dribblano il presentimento che i giocatori viola siano colpiti da una flessione fisica, bensì psicologica. Il dubbio è che sostanzialmente la compagine gigliata abbia in testa "soltanto" le coppe, un po’ come sta accadendo alle milanesi in Champions, o come successe alla Roma lo scorso anno quando i giallorossi trionfarono una sola volta nelle ultime sei gare. 

Come diceva Agatha Christie "Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova", pertanto adesso l'obiettivo è fugare il terzo famigerato indizio conquistando definitivamente la finale di Coppa Italia, giovedì, al cospetto della Cremonese. Magari evitando la sconfitta, ma soprattutto mettendo in campo una prestazione determinata e di carattere, vale a dire i requisiti che hanno permesso alla Fiorentina di condurre il cammino sontuoso dell'ultimo periodo, nel quale sono stati inanellati quattordici risultati utili consecutivi. Un dato che non può non significare niente. Starà alla squadra dimostrarlo o, meglio, confermarlo.