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ITALIANO E QUELLA SPASMODICA ATTITUDINE AL CAMBIO: VIOLA 4^

di Niccolò Santi

In questo inizio di campionato ha fatto alquanto dibattere l’attitudine trasformista della Fiorentina di Vincenzo Italiano. Non sul piano tattico, almeno finora, bensì sotto l’aspetto delle sostituzioni. Secondo qualcuno la rotazione spasmodica dell’undici titolare può provocare dell’instabilità psicofisica nei giocatori, mentre per qualcun altro l’assenza di gerarchie favorisce la competizione e dunque la voglia di emergere in ogni singolo protagonista.

Com’è come non è, sta di fatto che la Fiorentina risulta seconda in Serie A per numero di titolari utilizzati (22), dietro al Monza (24). Se invece ampliamo il concetto non solo ai partenti dal primo minuto, scopriamo che i viola hanno impiegato ad oggi ben 25 tesserati su 28, al quarto posto dopo Verona (27), Monza (27) e Cremonese (26). Ciò significa che appena in tre non hanno mai visto il campo: vale a dire Bianco, Cerofolini e Castrovilli.

Tra i più utilizzati, sul podio figurano Amrabat (763’), Biraghi (737’) e Quarta (645’), seppure neanche loro siano riusciti a sottrarsi all’ampio turnover di cui sopra. C’è infine da sottolineare come la Fiorentina vanti una rosa né troppo giovane né, tantomeno, "anziana": i calciatori allenati da mister Italiano si distinguono infatti per un’età media di 25,8 anni, che in Italia corrisponde al settimo posto a pari merito con il Napoli.