ITALIANO: "ORA BASTA CALI: DOBBIAMO ESSERE CONCRETI. VENUTI-CASTRO OUT, PULGAR..."
Fonte: a cura Andrea Giannattasio
Giornata di vigilia in casa Fiorentina: domani infatti i viola sono attesi dalla sesta giornata di campionato, la quarta in trasferta dopo le vittorie su Atalanta e Genoa. L'avversario di turno è l'Udinese, reduce dalla sconfitta per 1-0 contro la Roma di giovedì sera. Dalla sala stampa "Righini" dello stadio Franchi ha preso come di consueto la parola il tecnico viola Vincenzo Italiano. Ecco le sue dichiarazioni:
Sulle tante azioni pericolose e i pochi gol: "Questo è un aspetto che la Fiorentina deve migliorare in tempi molto veloci. Non possiamo avere 4-5-6 palle gol e non concretizzarle. Essere concreti vuol dire mettere in difficoltà l'avversario e gestire la partita in modo diverso. Credo che se martedì avessimo concretizzato di più non si sarebbe vista la reazione veemente dell'Inter. Il nostro approccio alle gare è buono ma le palle gol vanno trasformate in reti. Solo così possiamo pensare a cose diverse".
Su qual è il pregio e il difetto della sua squadra dopo 5 turni: "Due giorni prima dell'Inter abbiamo fatto due gol al Genoa e non era facile: in quella gara mi era piaciuto il modo di fare la partita. Se devo tirare le orecchie alla squadra, è quando subiamo gol abbiamo dei cali e questo non ce lo possiamo permettere. Sulle palle inattive avevamo paura della fisicità dei nerazzurri e siamo stati castigati... ma mi piace come stiamo interpretando le partite. Dobbiamo concretizzare di più e cercare di difendere col coltello tra i denti la nostra porta quando gli altri ripartono".
Sui tanti falli subiti dalla Fiorentina: "Non penso che siano falli chirurgici... il fatto che spesso i miei giocatori vengano falcidiati fa capire che abbiamo spesso il pallone. Un po' mi piace questo dato, vuol dire che siamo noi a comandare. Gonzalez ha sbagliato contro l'Inter e se n'è reso conto: con lui in campo avremmo gestito i minuti finali in modo diverso. La strada è quella giusta, la mentalità che stiamo cercando di avere è quella che ci permette di uscire al campo e dire: "Potevamo vincerla". Già questo alla 5a giornata è un risultato importante".
Sul momento di Bonaventura: "Jack sta facendo tutto in modo egregio, sa come dosare le energie, sa essere concreto: ora sta bene mentalmente e l'aspetto mentale è fondamentale adesso. Per questo abbiamo pagato la ripresa con l'Inter: nel primo tempo non abbiamo speso tante energie ma è mancato l'aspetto mentale".
Sulla difficoltà della 3a paritta nella settimana e sugli acciaccati: "La terza gara è la più difficile, è vero: noi cerchiamo di arrivarci lucidi, con tante energie. Le rotazioni fatte in questi giorni erano per arrivare bene alla gara di Udine, nella quale però non avremo Gonzalez, Venuti e Castrovilli. L'Udinese è una squadra che ti mette sempre in difficoltà. Cercheremo di mettere in campo un undici che conduca bene la gara".
Su come affrontare gli attaccanti dell'Udinese: "Sono tutti giocatori di livello: appena lasci spazi a Deulofeu può inventarsi qualsiasi cosa. La squadra bianconera si affronta male, dovremo concedere meno angoli o punizioni possibili. Stiamo concedendo poche occasioni ma il fatto che prendiamo sempre gol non è una cosa che va bene...."
Su come sta Pulgar e su come sta andando Torreira: "Erick dopo la gara col Genoa ha avuto un affaticamento muscolare, ieri è rientrato in gruppo ed è importante averlo al 100%. Lucas ha fatto 70' di alta qualità e intensità contro l'Inter: sta migliorando l'intesa coi suoi compagni. E' dinamico, è sveglio, sa andare al tiro... e ha pure fatto un mezzo assist di testa a Vlahovic, questo ci ha fatto sorridere".
Sui tanti gol subiti nel secondo tempo (8 su 9): "Abbiamo subito qualche gol di troppo in situazioni in cui potevamo comportarci in modo diverso: nonostante il poco che concediamo, veniamo subito castigati. Il vento tira così ora... ecco perché bisogna aumentare la concentrazione e l'attenzione".
Se è cambiata la sua vita da quando allena la Fiorentina e sui pregi/difetti dei fiorentini: "Essere l'allenatore di un gruppo e di un ambiente nuovo è chiaro che ti cambia la vita. Ma per me essere sul pezzo è la normalità. Io ora devo pensare a dare il meglio per la Fiorentina: lavoro in una città fantastica, non ci sono aggettivi per descrivere Firenze. La passione dei fiorentini è bellissima ed anche per questo non voglio lasciare nulla al caso. Mi è dispiaciuto contro l'Inter non ottenere un risultato positivo".
Su Vlahovic: "Un attaccante vive sempre per il gol ma non è sempre facile. Un giorno hai Palomino, un giorno Maksimovic, un altro Skrinar... visto che il suo nome è importante viene marcato come si deve. Viene coinvolto spesso nella nostra manovra e sta lavorando bene ma non dobbiamo aggrapparci solo a lui per far gol, abbiamo bisogno degli esterni. Può capitare un momento negativo, l'importante è che venga coinvolto. Quando meno se lo aspetta farà gol: noi cercheremo di aiutarlo".
Su Duncan: "Alfred è un ragazzo per bene, un professionista esemplare che conoscevo solo da avversario: è responsabilizzato ed è dentro la nostra idea di calcio. E' nella stessa situazione di Bonaventura, ha fatto un primo tempo straordinario con l'Inter. Deve essere questa la normalità per un calciatore. Ma lui mi ha davvero stupito".
Sulle tante linee difensive schierate: "Le tante partite ravvicinate sono servite anche per dare una chance a tutti: tanto i principi la squadra li sa. Martedì abbiamo subito gol come a Roma per cui in questo momento serve crescere in alcuni fondamentali. Ma in campo va chi dimostra di star bene in allenamento. Mi dispiace per Terzic che è l'unico che non ho mai schierato ma, come gli dico sempre, mai mollare. L'importante è che chi va in campo sappia quello che bisogna fare".