ITALIANO PRESENTA: IL MIGLIOR AMRABAT. FINALMENTE REGISTA
Inutile negarlo, alla vigilia della complicata trasferta del Maradona in molti avevano preoccupazioni legate alle assenze eccellenti della Fiorentina, per prima quella del leader Lucas Torreira. Motorino di centrocampo, portatore di fosforo e recentemente pure di gol, il regista uruguaiano era contornato da un'aura di intoccabilità e importanza unica nel suo genere. L'ultima "Italianata" però ha fatto sì che la sua assenza contro il Napoli venisse percepita quasi come un dettaglio, per quanto bene ha invece poi fatto il suo sostituto designato, Sofyan Amrabat.
Chiamato alla quarta presenza da titolare in campionato, la diciottesima in tutto, il centrocampista marocchino ha offerto la sua migliore prestazione stagionale (ma forse nel complesso da quando è a Firenze), mettendosi persino più in luce rispetto alla partita di La Spezia decisa dal suo gol dopo che un errore aveva invece rischiato di comprometterla.
A supporto della tesi, oltre al pur sempre valido colpo d'occhio, ci pensano i numeri: con 80 palloni giocati ieri, Amrabat è il secondo di tutta la partita ad aver collezionato più tocchi (dietro solo a Koulibaly), imponendosi invece nella speciale graduatoria dei passaggi riusciti (65) e posizionandosi in alto anche per quelli eseguiti nella trequarti avversaria (10 come Saponara, dietro solo a Biraghi e Gonzalez). Non solo, perché pure sul lato atletico la prestazione di Amrabat merita di essere evidenziata: con quasi 9 chilometri corsi in totale, si piazza terzo nell'intero match, dietro solo a Zielinski e Castrovilli, facendosi notare pure per una velocità media piuttosto elevata (10,71 km/h) che lo rende il secondo miglior viola nell'ambito.
Numeri che raccontano bene come ieri, nonostante l'assenza di un perno quale Torreira, la presenza del miglior Amrabat stagionale, finalmente regista vero anche nel contributo più che semplice mediano, ha fatto sì che non venisse percepita granché differenza. A costo di essere ripetitivi, ma riguardandosi indietro è un obbligo, gran parte del merito va a Vincenzo Italiano, che nonostante le ultime complicate esperienze del marocchino nel ruolo ha voluto insisterci, e al suo lavoro di continuo coinvolgimento di tutti, anche chi scende meno in campo.
Dopo gli ultimi mesi quasi da separato in casa e un gennaio che l'ha visto vicino ad andarsene, che possa cambiare qualcosa anche lato futuro?