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ITALIANO TORNA AL PICCO 256 GIORNI DOPO: COSA È CAMBIATO

di Mattia Verdorale

"Mi aspetto uno Spezia tosto, conosco quello stadio e quell’ambiente, lì sarà difficile per tutti e domenica anche per noi" dice Vincenzo Italiano pensando alla gara di domenica con lo Spezia, dove degno di nota sarà sicuramente il suo ritorno al Picco da grande ex. Alla memoria del tecnico viola probabilmente ritorna l'accoglienza ricevuta a febbraio scorso nella passata stagione quando il pubblico spezzino lo accolse con una pioggia di fischi prendendolo di mira per buona parte dalla partita.

D'altronde l'addio non fu dei più idilliaci, tant'è che il tecnico soffrì un po' quel tipo di situazione dicendo "Non sono la persona che hanno cercato di etichettare. Io ho chiesto scusa perché la mia comunicazione è stata sbagliata. Ho fatto degli errori che non commetterò mai più". Non fu una serata semplice, però Italiano riuscì ad uscirne a testa alta grazie al gol vittoria nei minuti finali di Amrabat che siglò il definitivo 1-2. Tre punti che permisero alla Fiorentina quasi di sognare considerate le solo 7 lunghezze che la separavano dalla zona Champions League. "E' lecito sognare" disse appunto a suo tempo il tecnico, che adesso invece si ritrova in una situazione completamente diversa e maledettamente complicata.

A differenza di qualche mese fa però, nonostante il periodo poco roseo in campionato, Italiano può vivere l'avvicinamento alla partita con maggiore serenità, considerata la qualificazione al successivo turno di Conference che dà sicuramente morale alla squadra, e anche consapevolezza dell'ambiente rovente che lo aspetta. Se a febbraio scorso il problema era trovare la continuità per scongiurare il rischio di perdere troppo terreno da quelle davanti, adesso l'obiettivo è iniziare ad essere continui per aggiustare una classifica che, in caso di sconfitta, diventerebbe assai pesante.