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JACK, L'INCONTRO SALTATO E IL NIET DI PALLADINO: PER L'ADDIO È QUESTIONE DI ORE

di Andrea Giannattasio

L'agenda di Daniele Pradè per la giornata di ieri non prevedeva soltanto un faccia a faccia al Viola Park con Vincenzo Raiola, agente di Giacomo Bonaventura, ma contemplava anche una serie di incontri con altri procuratori che - esattamente come nel caso del manager di Jack - sono tutti saltati per improvvisi impegni sopraggiunti. Appare dunque improbabile che il mancato incontro chiarificatore tra l'area tecnica viola e il rappresentante del centrocampista debba essere letto come una chiusura preventiva a una trattativa per il rinnovo che, in definitiva, non è neppure ufficialmente partita

Eppure la sensazione crescente è che se la Fiorentina avesse voluto con tutta se stessa trattenere a Firenze il numero 5, a circa tre settimane ormai dalla fine della stagione, avrebbe probabilmente già messo nero su bianco un nuovo accordo per aggiudicarsi ancora per un anno un elemento che, a conti fatti, non è stato solo il terzo miglior marcatore stagionale (al pari di Martinez Quarta) ma anche l'unico viola che ha rischiato seriamente di essere convocato dall'Italia per la spedizione azzurra agli Europei.

E invece no, tutto continua ancora a tacere. E il sentore dilagante è che il procrastinarsi di questa situazione di fatto ancora non affrontata (anche se fonti vicine a Bonaventura raccontano che l'idea della Fiorentina sia quella di proporre alla mezzala un contratto di un anno con un ingaggio ribassato rispetto a quello attuale, pari a 1,5 milioni netti a stagione, con una parte fissa di partenza e una serie di benefici economici legati al rendimento del classe '89) possa portare solo a un irrigidimento tra le parti, nonostante non più tardi di due giorni fa fosse stato lo stesso Raiola a dispensare ottimismo sul conto di Jack ("A breve ci incontreremo come avevamo già programmato alla fine del mercato di gennaio. A oggi ci sono buoni propositi per andare avanti insieme" aveva detto).

A tutto questo quadro ancora incerto si inserisce il retroscena svelato questa mattina da Il Corriere Fiorentino, che alla telenovela Bonaventura ha aggiunto un nuovo particolare, ovvero che sul (probabile) mancato rinnovo del numero 5 hanno inciso anche le valutazioni e le indicazioni di Raffaele Palladino che, evidentemente, non ha ritenuto fondamentale la conferma della mezzala, protagonista dopo un girone d'andata eccellente (sei gol tra agosto e dicembre) di un vistoso calo da gennaio 2024 (due sole reti, un rigore sbagliato e molte incertezze tra cui un gol fallito nella finale di Conference contro l'Olympiacos. E ora? In attesa che - realmente - possa essere messa la parola fine su questa vicenda, Bonaventura è pronto a spostarsi altrove: negli Usa, in Arabia (dalla quale ha ricevuto le uniche proposte) o magari con Italiano a Bologna.