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JANS... E DUE! VIOLA AI GIRONI... MA NON QUELLI INFERNALI

di Sonia Anichini

Il simpatico e rubizzo allenatore del Twente probabilmente non ha studiato bene la Divina Commedia, e forse neanche il gioco della Fiorentina, perché quando ci ha gufato di passarcela male trovando un inferno dantesco nello stadio di Enschede non sapeva che l’ultimo verso del canto dell’Inferno recita "…e quindi uscimmo a riveder le stelle" e quelle le abbiamo raggiunte noi! Se poi ci mettiamo che è la seconda volta che lo eliminiamo dalle competizioni europee, nel 2007 allenava il Groningen che battemmo in Coppa Uefa ai rigori, si capisce come il signor Jans ci trovi decisamente odiosi! Ma questo ci fa un immenso piacere perché tornare in Europa e potersi giocare i gironi della Conference è un regalo che aspettiamo da troppo tempo.

Il 25 agosto è comunque un giorno propizio per i nostri colori perché nel lontano 1996, in questa data, abbiamo conquistato la Supercoppa italiana con una doppietta di Batistuta. Ieri sera non abbiamo vinto niente, ma abbiamo ripreso la strada che ci riporterà in giro per i campi europei alzando l’appeal della Fiorentina agli occhi dei calciatori (il mercato è ancora aperto) e il prestigio verso le altre squadre.

Sono stati tutti molto bravi a tenere botta a quello che poteva essere l’impeto degli olandesi, li hanno lasciati sfogare per poi gestire la gara anche se il migliore in assoluto è stato Terracciano, con alcune belle parate, soprattutto quella negli ultimi istanti della gara che fra poco non ci fa venire un infarto. Pensare di andare ai supplementari essendo rimasti in dieci per l’espulsione di Igor sarebbe stato un impegno improbo da superare.

In questa soddisfazione per il passaggio ai gironi, bisogna però fare almeno un appunto alla squadra e in modo particolare ai nostri attaccanti (leggi Ikonè e Jovic): quando vi trovate davanti al portiere siete pregati di buttarla dentro quella palla, non potete sciupare azioni così limpide quando siete a tu per tu con l’estremo difensore! Voglio anche sottolineare come negli ultimi minuti, appena entra in campo, Mandragora riesca comunque ad impensierire la porta avversaria, è successo, con successo, contro la Cremonese, è stato un suo tiro l’unico pericoloso contro l’Empoli dopo 100 minuti di gioco, e anche ieri ha preso un palo su una bella rovesciata. Lui ci prova, speriamo riesca ad affinare la mira e siamo a posto!

Mandragora e Jovic, che fanno parte dei nuovi arrivati, sono entrati solo nel secondo tempo perché Italiano ha affrontato questa determinante partita con il gruppo dello scorso anno, con i ragazzi che si sono conquistati la possibilità di giocare questa competizione. Un gesto di fiducia nello zoccolo duro o un gesto di riconoscenza che sia, l’importante è stato l’impegno assoluto che tutti hanno messo nel regalarsi e regalarci questo sogno.

Vorrei poi fare un commento sull’atteggiamento della tifoseria locale che ha tirato in campo di tutto, che è andata nottetempo sotto l’albergo della Fiorentina a fare confusione, per non parlare delle aggressioni in città verso i fiorentini. Non una bella immagine ma sapere che stanotte hanno dormito tutti con un gran giramento di scatole, ci rende giustizia e ci compensa dello sfinimento per la tensione accumulata fino al fischio finale.

La Signora in viola