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JOAQUIN, UN'ALTRA DELUSIONE?

di Sonia Anichini

Ho paura che riceveremo un’altra lettera, come in uso ormai tra i calciatori che lasciano la Fiorentina. Sta per partire il nuovo campionato (finalmente!) ed in casa viola è scoppiato il caso Joaquin e la cosa mi fa molto dispiacere. Il calciatore spagnolo è molto amato a Firenze ed è forse l’unico “incantatore” rimasto in maglia viola, dato il suo modo di giocare. Vista la correttezza dimostrata, mai una polemica, ai tempi in cui Montella non lo faceva giocare, pensavo che fosse ben lieto di affrontare questa nuova avventura essendo considerato un top player della Viola. Invece, pare proprio di no e il battito del cuore spagnolo, lato Betis Siviglia, è più forte di quello gigliato. 
Sono profondamente amareggiata anche perché, fra coloro che ci hanno lasciato con il contratto in essere, è l’unico che ha deciso lui di abbandonare la nave. Gomez è stato inevitabilmente mandato via, ma purtroppo non ceduto definitivamente, Savic è stato venduto nell’affare che ha visto arrivare a Firenze Mario Suarez. Il difensore non ha preso carta e penna per salutare la squadra, ma le sue lacrime e il suo ritorno in città dagli ex compagni in una sosta dell’Atletico Madrid, la dicono lunga sul fatto che sarebbe rimasto volentieri con noi. 
Marione, Vargas ed Aquilani hanno esternato il loro rammarico per non aver potuto continuare ad indossare la maglia viola e, sia vero o sia diventata una moda, fa molto piacere vedere come i calciatori sentano l’affetto dei tifosi e come realmente ricevano molto da noi (a differenza di quello che pensava il nostro ex allenatore).
Se il trend continuerà, la lettera di Gioacchino, come lui odia essere chiamato ma come a Firenze simpaticamente lo abbiamo ribattezzato, non sarà dello stesso tenore perché la società e tutti i fiorentini lo vorrebbero qui, mentre è lui ad aver deciso diversamente.
I tifosi lo hanno anticipato scrivendo su uno striscione il loro amore, ma se non è corrisposto sono solo parole al vento.
Io spesso non sono tenera con la nostra dirigenza, ma capisco anche come queste situazioni siano di difficile gestione. Uno dei dogmi viola sarebbe quello di far rispettare i contratti, di contro ti tieni e paghi un calciatore che vorrebbe essere altrove? Mi auguro che la questione si risolva velocemente visto che domenica si parte col nuovo campionato e c’è bisogno di tutta l’attenzione possibile per affrontare il Milan e partire col piede giusto. 
Il cammino non sarà dei più facili e occorre gente motivata, oltre che brava…chiaramente!

La Signora in viola