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JOVETIC, E' iniziata la cura Prandelli

di Matteo Magrini

Firenze è già innamorata di lui. Il pubblico fiorentino, si sa, è di palato fine, e come nessun altro impazzisce per i giocatori di talento. Jo-Jo Jovetic è arrivato in riva all'Arno tra la curiosità generale, in tanti si chiedevano se valeva la pena spendere 8 milioni di euro per un ragazzino di 19 anni. Sono bastate le sue prime parole da giocatore della Fiorentina, il giorno della sua presentazione - "Ho preferito la Fiorentina alla Juventus" - per mandare su di giri il popolo viola. Ma ancor di più, Stevan si è fatto apprezzare sul campo, in quel di Castelorotto, sede della prima parte di ritiro. Grandi giocate, classe da vendere, ma anche impegno, forza fisica, resistenza.


Tutto questo ha stupito non solo i tifosi, ma anche Cesare Prandelli ed il suo staff, sopresi nel vedere tanta qualità, ma soprattutto tanta fisicità in un ragazzo appena maggiorenne. Il mister gigliato ha apprezzato molto, inoltre, la smania di imparare messa in mostra dal giovane montenegrino, sempre disposto ad ascoltare ogni minimo consiglio. Mai una segno di insofferenza, mai una smorfia. Solo grande voglia di migliorare.

 

Le sue prime apparizioni sul campo, nelle gare amichevoli, sono state positive, in primo luogo sul piano della personalità. Soprattutto nella gara contro il Figline, il piccolo genio viola ha messo sul piatto tutto il suo repertorio: finte, assist, giocate di prima, botte da fuori area. Pubblico in delirio e addetti ai lavori estasiati. Contro il Barcellona, all'esordio della nuova Fiorentina nel suo "Artemio Franchi", pochi minuti, qualche lampo, ma soprattutto un ruolo inedito, per lui: esterno destro nel tridente offensivo.

 

E quì arriviamo alla questione sollevata ieri da Prandelli al termine della partita con il Progresul: "Jovetic è un talento puro, ora però bisogna trovargli il ruolo". Il "Mago di Orz" ha già spostato tre volte il suo piccolo gioiellino: prima trequartista alle spalle di due punte, poi mezzapunta insieme ad Adrian Mutu nel 4-3-2-1, quindi ala destra. La sensazione è che la sua posizione ideale sia quella di seconda punta. Giostrare alle spalle di un centravanti gli piace da matti. Il mister, invece, è molto stuzzicato dall'idea di sistemarlo sulla trequarti, alle spalle di Gila e Mutu. Ci vuole tempo però, perchè per supportare un modulo simile ci vuole una grande condizione fisica, ed i centrocampisti devono avere una grande gamba.

 

L'idea è quella. Il tempo, per perfezionarla, c'è. Intanto, per il preliminare, la sensazione è che Jo-Jo parta dalla panchina. E' giovane, il ragazzo, e Santana sta facendo sfracelli. Stevan deve avere pazienza, e soprattutto, ne deve avere Firenze. Il popolo viola già sogna per questo ricciolone, già canta "il ragazzo gioca bene", ma ci vuole calma. Prandelli, intanto, se lo coccola, lo osserva, lo riprende, gli insegna calcio. Così Cesare lavora con i giovani, così li "cura" e li trasforma in campioni. Lui, Jovetic, diligentemente, ascolta. E' questa la strada giusta, quella per arrivare a mettere in pratica il sogno del mister viola: Jovetic dietro a Mutu e Gilardino. Un triangolo magico, un trio di fuoriclasse, un tridente da far paura.


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