JOVETIC E MUTU, Storia di una Fiorentina a due facce
di Matteo Magrini
Due facce della stessa medaglia, quella viola. Stesso ruolo ma età e soprattutto stati d'animo diametralmente opposti. Uno, ricciolone, ride, gioca, si diverte e, questa è la gradita novità, segna. L'altro, 30 anni suonati, si trascina tra tormenti psicologici e fisici. Stevan Jovetic e Adrian Mutu. Le due facce della Fiorentina.
Una molto "in", per dirla in termini modaioli. Jo Jo vive un vero e proprio stato di grazia. Tre partite, in dieci giorni, tre goal. Sporting Lisbona, Palermo e, ieri sera, Bulgaria. Poco importa se, alla fine, la rete con il suo Montenegro si è rivelata inutile. Il bambino gigliato non si ferma più. Forse, ma diciamolo piano, quella gemma che ha regalato ai viola la Champions League ha dato vita ad un nuovo campione. Da quel momento, da quel goal allo Sporting, Jovetic è un altro, è un giocatore vero. Il suo impatto sulle partite è sempre più devastante. Dribbling, movimenti, presenza in zona goal, assist. Insomma, da fenomeno annunciato ma mai manifesto, a talento puro, abbagliante, decisivo. Anche ieri, nonostante la disfatta monetengrina, la sua stella non si è eclissata.
L'altra faccia, decisamente "out", è quella del Fenomeno, l'originale. Adrian Mutu non trova pace. Non bastava la multa, non bastava una condizione fisica lontana da quella migliore, ci voleva anche un nuovo infortunio. "Tre settimane di stop", fanno sapere dallo staff medico della Romania. La Fiorentina per il momento tace, anche perchè il suo numero dieci, a Parigi per seguire i suoi compagni di Nazionale, non ha ancora fatto ritorno a Firenze. Appena lo farà sarà sottoposto ad ulteriori accertamenti, e la speranza è che il fastidio muscolare sia meno grave del previsto. Le sensazioni non sono delle più positive, comunque. Doveva essere un problema da niente, ed invece Mutu ha già saltato due impegni.
Doveva essere un'estate tranquilla, dopo i tormenti giallorossi dell'anno passato, ed invece è stata da incubo. Il momento è delicato davvero, soprattutto per la "questione Chelsea". C'è chi parla di un trasferimento in Russia, ma il suo entourage nega: "Mutu sta bene a Firenze e non avrebbe alcun senso lasciare la Fiorentina". Tante voci, poca tranquillità. Ecco perchè l'esplosione di Jovetic capita a puntino. Uno Jo Jo in queste condizioni permette a Prandelli di aspettare Mutu senza ansie eccessive e, soprattutto, Adrian può dedicarsi a se stesso con la massima calma. Perchè è questo quello che gli serve, adesso. Uno brilla e fa sognare, l'altro sbuffa e trattiene lacrime di rabbia.
Due facce di una stessa medaglia. Sembra la storia Viola di questo inizio stagione. Da una parte la squadra, che sul campo fatica ma ottiene risultati, dall'altra una società forse mai in difficoltà come in questo momento. Una Fiorentina "in" e una "out", uno Jovetic che fa sognare e un Mutu che inquieta. E' destino, forse, che ci sia sempre qualche bastone tra le ruote di questa squadra che però, in quattro anni, non ha mai smesso di pedalare. E allora avanti così, testa bassa e massima fiducia.
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