JUVE-FIORENTINA, Il segno dei tempi (VIDEO)

Cambiano i tempi, passano le mode, si modificano gli scenari. C'era una volta la Partita, quella con la p maiuscola. C'era una volta Juventus-Fiorentina, sogno mostruosamente nascosto nelle pieghe delle più sfrenate fantasie gigliate. Andare a vincere in terra straniera, contro i gobbi. Roba che, quando è successo, una città intera è andata in delirio. E non c'è nemmeno bisogno di tornare indietro di troppi anni. Il 2008 è lì dietro l'angolo. Sorpresa inaspettata, incalcolabile, imprevedibile, indescrivibile. Folle per chiunque nell'immaginarla, o persino nell'arrivare soltanto a sognarla una partita di cotale godimento.

Segni del tempo, come polvere su una fotografia. In tempi di asfittica Fiorentina può accadere anche di questo. Che cioè Juventus-Fiorentina possa diventare gara come le altre, per inciso da impresa o miracolo per una squadra che ancora deve prendere il volo dal nido quando Natale è già alle porte. Gara prima della quale possano rimbalzare anche parole, a prima vista, persino spiazzanti per chi certi momenti se li tiene dentro. Come quando quello che era l'oro splendente di Firenze, Roberto Baggio, trafisse la vecchia signora, prima che ripetesse Di Chiara, in quello che era il "Comunale".

Ecco perchè suonano poco utili, in questo momento, le parole arrivate da Sinisa Mihajlovic in una settimana in cui, oltre alla conta degli infortunati, ci sarebbe da vivere una sfida dal sapore in più. Come se le decisioni di un Osservatorio quanto meno miope già non influissero sull'opportunità di avere anche uno scenario, e un sostegno alla squadra diverso da quello che sarà. E come se, a Firenze, si potesse tranquillamente parlare di Juve, o di allenarla, senza ritrovarsi d'acchito a qualche mese fa quando il solo nominarla, la Juve, creò crisi di nervi un po' a tutti. Un solo pensiero a chiosa. Speriamo che, allora, l'inedita vigilia che si va creando alla sfida di sabato sera, possa rappresentare un inedito risultato fino a questo momento in stagione. Una bella vittoria esterna.