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KEEP CALM AND... NON CORRERE RISCHI

di Lorenzo Di Benedetto

La storia tra Mario Gomez e la Fiorentina è stata contrassegnata dalla parola "attesa"Un'attesa lunga e snervante, quella che il popolo viola ha dovuto vivere nel corso dell'estate, quando il corteggiamento fu lungo, lunghissimo, fino alla benedetta fumata bianca e all'arrivo del bomber tedesco sulle rive dell'Arno, dove ad attenderlo c'erano 25.000 tifosi pronti ad abbracciarlo. Poi l'attesa si trasformò in voglia di vederlo all'opera. Prima a Moena, poi nel tour nella penisola iberica all'inizio di agosto, e infine nelle gare ufficiali di Europa League e campionato. Buone prestazioni, grande sacrificio da parte del numero 33 ma per il gol non da fare. Ed ecco la nuova attesa, quella per la prima rete ufficiale di Gomez in viola, che puntualmente arrivò nella trasferta di Marassi contro il Genoa alla seconda giornata di serie A.

Un gol, anzi una doppietta, che aveva acceso i sogni di un'intera città, pronta a divertirsi grazie alla coppia da sogno formata dall'ex Bayern e da Pepito Rossi. Fino al minuto 49 della gara contro il Cagliari quando dopo uno scontro con il portiere sardo Agazzi, SuperMario rimase a terra toccandosi il ginocchio. La prognosi del giorno dopo parlava di almeno 7 settimane di stop e da quel momento è iniziata una nuova attesa, sia per Vincenzo Montella che per il tifo gigliato

Ieri le parole di Gomez su facebook (CLICCA QUI), che non vede l'ora di tornare in campo dopo l'infortunio subìto, ma la Fiorentina non lo vuole rischiare, non vuole che il bomber possa incappare in qualche ricaduta che potrebbe compromettere la sua stagione. Ancora poche settimane e tutto sarà risolto, per il momento però Vincenzo Montella dovrà ancora fare a meno di lui, sia nella partitissima di domenica 20 ottobre contro la Juventus che, probabilmente, negli altri scontri diretti contro Napoli prima e Milan poi. Senza dubbio dopo la sosta di novembre, con la serie A che tornerà in campo il 24, Mario Gomez sarà in campo, ma fino a quel momento nessuno vorrà correre rischi, perché la stagione è appena iniziata e non ci sono motivi per accelerare inutilmente i tempi di recupero del panzer viola.