KING ARTHUR SIGLA ANCHE LA C.I. E LA STRADA PER ROMA È IN DISCESA
Ma si deve giocare per forza la partita di ritorno di semifinale di Coppa Italia? Ci fa perdere solo tempo, non vediamo l’ora di andare a batterci nella finale a Roma ma dovremo aspettare il 24 maggio facendo tutti i passi necessari incluso la partita del Franchi contro la Cremonese, pura formalità a questo punto direi. Non toccate niente perché credo che solo una delle sette piaghe d’Egitto potrebbe bloccare il sogno dei viola di scendere in campo all’Olimpico per provare a portare a casa un trofeo. Nei pronostici per la gara di ieri sera allo Zini avevo auspicato due gol di vantaggio per affrontare con tranquillità il match di ritorno e sono stata accontentata: bravi ragazzi, se aveste esaudito i miei desideri più spesso si sarebbe vinto tutto!
La serata è andata nel migliore dei modi anche se la Cremonese si è resa pericolosa dopo solo otto minuti e Terracciano ha dato subito prova di essere attento spizzando con le unghie il tiro di Tsadjout e ripetendosi egregiamente in almeno altre due occasioni nei novanta minuti. Questo per dire che i ragazzi di Ballardini ci hanno provato, che soprattutto nel secondo tempo con i cambi hanno avuto qualche occasione propizia ma nel complesso la Fiorentina non ha mai rischiato troppo. Se c’è stato un difetto è stato quello di non aver messo in cassaforte il risultato nel primo tempo perché ci siamo mangiati fra Barak, Ikonè e Gonzalez belle occasioni sotto porta.
Chi invece non ha sbagliato e continua a fare gol è King Arthur che, con un bello stacco di testa, ha insaccato un preciso cross di Biraghi mettendo il suo primo sigillo in Coppa Italia, competizione nella quale era rimasto a quota zero. Ora il quadro è completo, ma vorrei che il brasiliano aumentasse ancora i suoi numeri che contano al momento anche sei reti in campionato e sei in Conference e visto che le strade sono ancora tutte aperte, mi auguro che possa arrivare in doppia cifra sui vari fronti.
Chi non è tanto avvezzo al gol è Gonzalez, purtroppo, ma sicuramente è un buon rigorista e anche a Cremona si è confermato nel raddoppio dei viola che è avvenuto appunto su rigore. Non so se il Mister ha poca fiducia in Nico o se è un rito propiziatorio, ma dalla tv lo hanno inquadrato mentre l’argentino era sul dischetto e lui era seduto in panchina senza guardare quello che accadeva in campo. Paura o scaramanzia, chissà, ma l’importante è stato poi gioire tutti insieme.
Adesso ci sono le possibilità per farlo sempre più spesso, adesso che la Fiorentina vola avendo trovato la formula giusta, raccogliendo i risultati degli sforzi fatti perché come ha detto ieri Igor nel pre-partita “il lavoro ripaga”. Abbiamo purtroppo perso tanti mesi nel cercare la quadratura del cerchio, c’è voluto più tempo del previsto per i nuovi innesti, ma rimane la consapevolezza di poter recuperare dove possibile, come in campionato, e toglierci delle soddisfazioni nelle coppe.
Ce lo meritiamo e se lo meritano in particolare tutti quei tifosi che sono andati a Cremona e che hanno fatto diventare lo Zini un piccolo Franchi, che hanno portato in trasferta una piccola grande curva Fiesole con tanto di coreografia e che, come spesso accade, si sentivano cantare più dei tifosi locali. Onore a loro!
La Signora in viola