L'ALFABETO VIOLA DEL 2022: DALLA A DI AMRABAT ALLA O DI OBIETTIVI FINO ALLA Z DI ZURKOWSKI
A come Amrabat - Il centrocampista marocchino è stata indubbiamente la nota migliore di questo 2022 sul piano tecnico. Nella notte di La Spezia del 14 febbraio si è preso la copertina del man of the match e da allora ha avuto una crescita esponenziale che lo ha portato prima ad essere premiato con la maglia di play titolare dopo il mancato riscatto di Torreira e poi con il titolo di miglior centrocampista del Mondiale in Qatar. La Fiorentina punta fortemente su di lui e anche di fronte a offerte da capogiro a gennaio opporrà resistenza.
B come Barone - Il CEO viola è stato in questo 2022 una delle persone più importanti in casa Fiorentina: il numero due di casa gigliata ha seguito da vicino l'iter del Viola Park, ha portato avanti con il Comune di Firenze i dialoghi per il restyling del Franchi ma soprattutto ha combattuto in Lega prima per l'elezione di Casini (trionfando) e poi ha tentato di contrastare con fermezza e coerenza la norma spalma-debiti che però poi il Governo ha approvato nella nuova legge di bilancio.
C come Commisso - Superati i problemi di salute che lo avevano coinvolto a fine 2021, il Presidente della Fiorentina ha ritrovato Firenze e la sua squadra in estate e come al solito ha scelto di incidere molto nella costruzione della nuova Viola: rinnovo a Italiano, conferma di Kouame e promozione di Amrabat (il suo pupillo) a leader della mediana: tre decisioni azzeccate. In attesa del mercato di gennaio...
D come Dario - Ovvero il nome del sindaco Nardella, la figura che sta portando avanti con convinzione e ottimismo l'iter legato alla ristrutturazione dello stadio Franchi e dell'intero quartiere di Campo di Marte. Un'opera per certi aspetti mastodontica ma sulla quale Palazzo Vecchio crede molto. Sul fronte dello stadio, la pioggia di milioni in arrivo dall'UE grazie ai fondi del PNRR saranno un toccasana, a patto che si rispettino i tempi e che il nuovo Comunale veda la luce entro il 2026. Nel 2023 potrebbero già partire i lavori, ha ammesso di recente Nardella a RadioFirenzeViola.
E come Europa - Il grande traguardo centrato nella scorsa stagione (i viola mancavano sulla scena internazionale da cinque anni) e quello che quest'anno la truppa di Italiano tenterà di portare in fondo, provando a vincere la Conference. Impresa non certo facile ma non impossibile. E in ogni caso, il sogno di tornare in Europa l'anno prossimo deve essere un chiodo fisso anche per la seconda parte di questa Serie A.
F come Franchi - L'impianto voluto da Nervi anno dopo anno continua a invecchiare. Ma non invecchiano certo le emozioni che domenica dopo domenica sa regalare. Gli oltre 21mila abbonati di questa stagione lo testimoniano così come le meravigliose coreografie realizzate dalla Curva Fiesole in occasioni di alcuni big match (la più bella in assoluto, quella con l'Inferno e il volto di Dante prima della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus dello scorso marzo).
G come Gol - E qua siamo alle note dolenti. Del resto, dopo tanto miele, un po' di carbone ci sta. Quello legato alle reti resta un serio problema che ancora la Fiorentina deve risolvere e che magari potrà essere alleviato grazie al mercato che i viola metteranno in atto a gennaio. Per Jovic e Cabral, le due punte designate, appena 11 sigilli in questa prima parte di stagione. A conti fatti, il miglior cannoniere dei toscani nel 2022 è stato Nico Gonzalez con 9 centri. E se si pensa che l'argentino, da settembre, è stato più in infermeria che in campo un piccolo guaio effettivamente c'è...
H come Hearts - Ovvero l'unica squadra (gli Hearts of Midlothian) che la Fiorentina ha battuto sia all'andata che al ritorno nel gironcino di Conference League ma soprattutto il club che ha permesso a Biraghi e compagni di svoltare anche in Europa dopo un avvio più che stentato (un punto tra Riga e Basaksehir). E' grazie alle valanghe di reti rifilate ai modesti scozzesi (il calore della cui tifoseria è però impareggiabile e lo si è visto bene al Franchi) che la Viola ha imparato ad essere consapevole dei propri mezzi anche in campo internazionale.
I come Italiano - Il demiurgo, il pigmalione... l'alfa e l'omega della Fiorentina. Usate pure tutti gli attributi che volete, sta di fatto che è grazie al lavoro magistrale del tecnico viola se la Fiorentina lo scorso anno ha espresso il calcio più bello d'Italia ed è tornata in Europa dopo anni di attesa. Il ricco rinnovo arrivato in estate è stato dunque più che meritato e la speranza dei tifosi è che il matrimonio con il tecnico siciliano possa andare avanti il più possibile. Da evidenziare anche la maturità del tecnico nelle difficoltà: dopo i primi risultati incerti, Italiano ha avuto il coraggio di abbandonare il suo mitico 4-3-3 per varare un nuovo modulo.
J come Jovic - Luka, Luka, Luka... da te ci aspettiamo ben altro rispetto ai sette gol segnati in questo avvio di stagione (quattro dei quali in Conference League contro avversari non certo temibili). Anche perché l'ingaggio da 2,5 milioni che percepisci è da calciatore davvero top per cui è logico che tanto i tifosi quanto la proprietà si aspettino ben altro da te. Il 2023 per il numero 7 (qui torniamo seri) sarà un anno decisivo: il suo contratto infatti scadrà tra 18 mesi e solo se il rendimento del serbo sarà all'altezza la sua avventura a Firenze potrà proseguire.
K come Kouame - Colui che, insieme ad Amrabat, è stata la miglior sorpresa di questa prima parte di stagione. Rimasto a Firenze per volontà di Commisso, l'ivoriano si è confermato come il jolly per eccellenza di Italiano che lo ha utilizzato sia come prima punta che, più di recente, come esterno. Anche per lui - al pari di altri giocatori di valore - presto dovrà essere discusso il tema rinnovo, visto che l'ex Genoa andrà in scadenza nel 2024.
L come Lucas - Cioè il nome di Martinez Quarta, uno degli esclusi eccellenti dalla comitiva albiceleste che circa due settimane fa esultava in Qatar per il Mondiale. Il Chino però non si è perso d'animo. E dopo un avvio di stagione stentato (uno dei motivi per i quali il ct dell'Argentina Scaloni non lo ha portato alla Coppa del Mondo) si è rimboccato le maniche e si è confermato come una delle colonne portanti della difesa della Fiorentina. Per lui il 2023 sarà l'anno del definitivo riscatto.
M come Maglia - Riuscire a fare meglio di quella vintage dell'anno scorso (la più bella, forse, degli ultimi 30 anni) era difficile ma la Fiorentina con una serie di inventive ha in ogni caso partorito un merchandising interessante. Al di là della casacca bianca con la vistosa V viola centrale, hanno spopolato la terza divisa (quella color carta da zucchero) ma soprattutto l'eccentrica maglia da allenamento, quella bianca con fantasie rosa e viola incrociate.
N come Nico - Dovessimo mettere la mano sul fuoco che il matrimonio tra Gonzalez e la Fiorentina sarà lungo... be' forse sarebbe meglio non farlo. Di sicuro, dopo le incomprensioni dei mesi scorsi e il chiarimento con la società - nella figura di Joe Barone - Firenze si attende una seconda parte da protagonista da parte dell'argentino, che è ancora alle prese con i postumi della lesione che lo ha costretto a saltare il Mondiale. L'obiettivo è ormai quello di tornare in campo per metà gennaio.
O come Obiettivi - Il dg Barone pochi giorni fa, in un'intervista a La Nazione, è stato chiaro: "Per aumentare il fatturato bisogna giocare in Europa e fare la Champions". La proprietà viola, dunque, ha idee molto chiare su quelli che sono i progetti della prima squadra negli anni a venire. Crescere (sul pianto tecnico e politico) e possibilmente vincere. Ecco perché, se le parole hanno un loro peso, i tifosi viola possono sognare in grande.
P come Pradè - Quello che partirà tra poche ore sarà un mese importante per il direttore sportivo viola. Il mercato di gennaio del resto è quello da sempre più difficile: per il poco tempo a disposizione, i costi alti che riguardano i giocatori sul mercato e, soprattutto, le difficoltà nel reperire le pedine giuste che possano pronti-via avere un impatto positivo nel nuovo contesto della Fiorentina. Poche parole, dunque: in bocca al lupo. Anche da questa finestra dipenderà l'eventuale o meno prolungamento di contratto del dirigente romano, in scadenza nel giugno 2023 al pari di Burdisso, Angeloni e Tramontano (che però è in odore di promozione).
Q come Qatar - Eccezion fatta per Amrabat (che abbiamo celebrato a dovere alla lettera A), il Mondiale nell'Emirato non ha regalato grossi sorrisi per i tifosi viola: la Coppa di Milenkovic e Jovic è durata un amen (la punta ha giocato 35' in tutto) e Zurkowski non ha nemmeno esordito. Se poi si pensa che la Nazionale che ha vinto ha escluso in partenza (ma per motivi diversi) ben due giocatori della Fiorentina è normale che il rammarico aumenti.
R come Radio FV - Concedetecelo, parliamo un po' anche di noi. Di questa splendida realtà - RadioFirenzeViola - che ormai da inizio luglio vi tiene compagnia per 11 ore al giorno, dalle 8 alle 19 nel suo palinsesto canonico, e in alcuni casi fino a notte fonda. Un progetto voluto con forza dal nostro editore Andrea Pasquinucci che sta già portando ad ottimi risultati, tra numeri di ascolti e colpi portati a segno. E - ve lo garantiamo - le sorprese sono appena iniziate...
S come Stemma - Il 2022 è stato indubbiamente un anno di cambiamenti. Uno di questi ha riguardato il logo societario che la famiglia Commisso ha deciso di introdurre sostituendo la vecchia losanga utilizzata fin dal secondo anno dell'era Cecchi Gori. Nessuna sorpresa per i nostri lettori, visto che FirenzeViola aveva preconizzato un restyling dello stemma già molti mesi prima della sua ufficializzazione, avvenuta lo scorso aprile. Piace? Non piace? Poco importa: l'importante è che chi lo indossa ora o lo farà in futuro sia degno di portarlo sopra il suo cuore.
T come Terracciano - Se non ci fosse stato San Pietro... chissà quanti tifosi nel corso di questo anno lo avranno esclamato. Certo, non siamo in presenza né di Yashin né di Buffon o Neuer (e il primo a saperlo è proprio il portiere viola) eppure il numero 1, con la perseveranza e con il lavoro, ha prima messo a sedere Dragowski e poi persino Gollini, contribuendo con le sue parate a centrare l'Europa. Il rinnovo fino al 2025 siglato pochi mesi fa è dunque un traguardo più che meritato per uno dei migliori portieri dell'attuale Serie A.
U come Under - Le giovanili viola vanno a gonfie vele. La Primavera, nel 2022, ha vinto due trofei (Supercoppa e Coppa Italia) e tra 25 giorni proverà a sollevare il quinto trofeo dell'era Commisso in appena trenta mesi. Ottimi numeri anche per l'Under-18 (prima in classifica) così come le altre selezioni. Le recenti amichevoli di dicembre hanno inoltre confermato che il vivaio della Fiorentina ha davvero di che offrire alla prima squadra: su tutti, un plauso ad Amatucci, Favasuli e Kayode che si sono davvero distinti.
V come Viola Park - Il 2023 sarà indiscutibilmente l'anno in cui a farla da padrone sarà la mastodontica opera voluta con forza da Rocco Commisso e dalla sua famiglia fin dal suo arrivo a Firenze nel 2019. Ad aprile (o al più tardi a maggio) il nuovo centro sportivo di Bagno a Ripoli, per il quale sono stati investiti oltre 100 milioni di euro, verrà finalmente inaugurato, in attesa che anche Comune e istituzioni facciano la loro parte sul fronte dei parcheggi e della futura linea tranviaria.
W come Women - E' vero, non si chiamano più così da un pezzo... (ora è la Fiorentina Femminile) però abbiamo capito di cosa stiamo parlando: il 2022 della squadra di Patrizia Panico è stato a luci ed ombre. Prima una salvezza ottenuta quasi all'ultimo tuffo lo scorso campionato nonostante una rosa da vertice, poi una prima parte di stagione (l'attuale) in cui le Viola di bomber Sabatino - che però pare prossima all'addio - hanno saputo fin qui totalizzare 25 punti e un prestigioso terzo posto. Dopo un po' di vacanze, le ragazze riprenderanno il 14 gennaio in casa contro la Roma capolista.
X come Mister X - "Chi si compra?" sarà la frase più ricorrente che ci verrà rivolta su FV e RFV. "Eh, a saperlo..." ci verrebbe di rispondervi al momento. La Fiorentina però è a caccia di uno o più identikit fino a questo momento top-secret (dei Mister X, appunto) in grado di alzare il livello della rosa e di completare quelle lacune che fin da inizio anno si sono intraviste nella squadra di Italiano: un difensore centrale, senza dubbio, un mediano non appena partirà qualcuno e (forse) qualcosa in attacco.
Y come Youssef - Da pupillo del tecnico a riserva pressoché costante. Dura la vita di Youssef Maleh, che lo scorso anno sembrava in grado di poter spiccare il volo da un momento all'altro ma che adesso è finito davvero ai margini della squadra. Per il marocchino la cessione in prestito a gennaio sembra più di un'ipotesi e la recente ammissione a RFV del dg del Lecce Corvino suona quasi come conferma: "Con tutte le componenti d'accordo, gli affari si possono fare".
Z come Zurkowski - Il polacco - panchinaro fisso tanto in viola quanto in Nazionale - è ormai un oggetto misterioso di casa Fiorentina. A un passo dalla cessione all'Empoli in estate, è poi rimasto a Firenze in virtù del brusco strappo che si è consumato tra il club di Commisso e quello del presidente Corsi: "Non ci date Parisi? E allora noi ci teniamo Zurkowski" fu il senso della rottura dello scorso agosto. Cosa deciderà ora di fare l'area tecnica? Il classe '97 ha su di sé una lunga lista di estimatori (Sampdoria, Spezia, Salernitana) ma la volontà della mezzala è quella di tornare in azzurro. Il contratto in scadenza nel 2024 imporrà riflessioni veloci e, stavolta, irrevocabili.