L'ALTALENA
Strana la storia di Alessio Cerci. La sua avventura fiorentina è un'altalena di emozioni. Da brocco a promessa, da promessa a giocatore imprescindibile e ritorno. Difficile capirci qualcosa. Un up and down che tante volte sa di mistero. Niente è mai certo quando si parla dell'Henry di Valmontone. A maggior ragione in questo primo scorcio di preparazione. La Fiorentina parte per Moena e Cerci sembra un titolarissimo di Montella. Il Torino già lo vuole ma la società, al pari del neo mister, lo ritiene fondamentale. I primi giorni di ritiro nelle Dolomiti confermano questa impressione, poi arrivano i primi acquisti e, soprattutto il cambio di modulo che danneggia sensibilmente la posizione dell'ex Roma. Dal 4-3-3 al 3-5-2 per Cerci c'è un abisso di differenza.
Anche Montella sembra accorgersi che col nuovo modulo il ricciolo romano non può giocare, la sua posizione è l'esterno d'attacco non la seconda punta. Per questo, dalla seconda settimana di ritiro in poi se ne perdono letteralmente le tracce. Ventura intanto ha continuato a pensarci, a lavorare ai fianchi sia la Fiorentina che il giocatore. Cerci a Torino tornerebbe di nuovo fondamentale e la società, adesso, non lo ritiene più imprescindibile. I granata adesso premono e la realtà è che con una buona offerta l'altalena fiorentina di Cerci potrebbe ben presto fermarsi.