L'ALTRA GUANCIA
Il dato positivo, in fondo, anche oggi c'è. Ed è la fine del tragico gennaio di Montella, un mese in cui la Fiorentina ha collezionato quattro sconfitte (Tim Cup compresa) ed un solo pareggio (con molta, molta fortuna), palesando nel contempo evidenti mancanze e problemi la cui soluzione pare ancora lontana. E proprio questi snodi cruciali si sono manifestati impietosamente anche questo pomeriggio nella trasferta di Catania, dove Neto prima e la coppia JoJo-Ljajic poi hanno messo a nudo tutte le difficoltà dell'attuale Fiorentina, se pur padrona del campo per ampie porzioni di gara.
Notevoli, infatti, sono le responsabilità del portiere brasiliano sui due gol subiti dai viola (sopratutto il primo, dove clamorosamente sbagliato è il tempo dell'uscita), così come grave è stato il mancato apporto dell'intero reparto offensivo, dove Jovetic ha offerto l'ennesima impalpabile prestazione, seguito a ruota da Ljajic, il cui unico sussulto è stata la traversa di inizio ripresa. Il rammarico, poi, si moltiplica a dismisura osservando la classifica: quel Milan così bistrattato e battuto sonormente a domicilio solo due mesi fa adesso è a +1; e quella Roma così incostante è proprio lì dietro: a -1. Ed in tutto questo la Fiorentina rimane, dunque, ancora una volta al palo. Bloccata dalla sua immancabile sfortuna e dalla poca verve dei giocatori estremi (portieri o attaccanti che siano): due reparti che incrementano inevitabilmente la voragine di polemiche a soli quattro giorni dalla chiusura della finestra invernale di mercato.