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L'ALTRO FRONTE

di Tommaso Loreto

Un ulteriore passo in avanti da 95 milioni di euro. Con i fondi europei in arrivo riprende quota il dibattito sul Franchi, o meglio procede il programma rilanciato dal Sindaco Nardella. Di ieri intanto anche l’accordo tra il Comune e l’ordine degli Architetti per quello che sarà il concorso di progettazione del restyling del Franchi, seppure i paletti degli interventi siano già stati chiariti. Insomma uno scenario che si va componendo, e che nella sua idea originale prevede anche la riqualificazione dell’intero quartiere di Campo di Marte.

Di contro resiste un silenzio che Rocco Commisso non ha voluto interrompere, segnale di come tutte le vicende siano finite in secondo piano rispetto al'obiettivo salvezza. Come nel caso del tecnico da scegliere per la prossima stagione anche sul fronte infrastrutturale gli ultimi contatti (con Giani e Nardella) sono stati posticipati, e sarà perciò interessante capire quale sarà la posizione del presidente viola di fronte allo step certificato lunedì con l’inserimento del Franchi nel PNRR.

Di certo ad oggi una prima risposta alle incertezze del patron viola (che nel febbraio scorso tirò in ballo la gru posta dinanzi agli Uffizi) sembra arrivare dalle tempistiche dei fondi in questione, visto che tra i criteri generali previsti c’è il termine delle opere entro il 2026 e una stessa legge speciale che limiti la burocrazia, ma intanto sarà tutta l’operazione Franchi a dover essere studiata nei dettagli, a cominciare dagli spazi commerciali (10 mila metri quadrati dentro e altri 15 mila fuori) per arrivare fino ai nuovi accordi di affitto (o concessione?) da rivedere alla luce di uno stadio rifatto.

Un quadro tutto da decifrare nel quale aggiungere che già a inizio anno la Fiorentina aveva voluto definire chiusa la questione Franchi. Adesso che dal Recovery Fund sono arrivo fondi più concreti di qualsiasi altra idea futura resta da capire come deciderà di posizionarsi Commisso che comunque incontrerà le istituzioni prima di tornare in America. Un altro fronte, una questione fondamentale, al pari di quelle sportive da dirimere in vista della prossima stagione, da affrontare non appena la classifica consentirà alla società di chiudere un campionato a dir poco complicato.