L'ANATEMA DEL "BARBERA"
Ci raccontavano alcuni colleghi di Palermo che chi vince in casa dei rosanero poi ne perde sempre tre di fila. Per fortuna l’anatema del “Barbera” si è fermato alla gara con l’Inter, dove tra l’altro la Fiorentina ha fatto intravedere sprazzi di buon gioco. Certo è che quell’abbuffata di gol all’ora di pranzo è rimasta sullo stomaco non solo alla squadra di Delio Rossi ma anche a quella di Mihajlovic. Per fortuna dopo la vittoria in terra siciliana non sono stati usati i toni trionfalistici sprecati dopo la clamorosa rimonta interna col Brescia. Ma di sicuro sono molti quelli che da quel 2-4 si aspettavano l’inizio di un nuovo corso. Ovvio, nel calcio niente è impossibile. Ripensiamo a quella maledetta stagione 2004/2005 quando la Roma, ancora in lotta per la salvezza alla terzultima giornata, alla fine si qualificò per la Coppa UEFA. Però sentire solamente nominare l’Europa ci fa un po’ sorridere. E non è una questione matematica, o tecnica. E’ una questione di motivazioni. E non andiamo oltre. A buon intenditor poche parole. Leggiamo con interesse quanto scrivono i quotidiani pugliesi sul conto del Bari, prossimo avversario dei viola in campionato, e non possiamo non notare molte analogie con quanto avvenuto da un anno a questa parte in casa Fiorentina. Riteniamoci fortunati, quindi, se i danni per quanto riguarda la nostra squadra sono stati limitati. Nel capoluogo pugliese chiedono però, a ragione, almeno una fine dignitosa. E il timore che questa dignità la squadra di Mutti la ritrovi proprio contro i viola purtroppo c’è. Lo insegna anche la storia. Il che non significherebbe granchè dal punto di vista della classifica, perchè, lo ripetiamo, quei fatidici 40 punti restano fortunatamente molto vicini. Ma per una squadra che questa dignità la ritroverebbe ce ne sarebbe un’altra che, forse, la perderebbe definitivamente.