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L'ANIMA VIOLA, Una porta da chiudere per bene

di Silvia Nanni

Stagione 2013/14: work in progress. Gli uomini mercato sono al lavoro, la campagna abbonamenti procede a passo spedito e Firenze sogna in grande. La nuova Fiorentina è in costruzione e, nei programmi della Società, tutto dovrebbe essere tranne che la cosiddetta “opera del Duomo”, perché la volontà è quella di consegnare a Montella, già in quel di Moena, una squadra praticamente fatta. La piazza si strugge per Gomez ma, come spesso accade quando da troppo si anela qualcosa, c’è il rischio di stancarsi e di farsi tentare da altre intriganti suggestioni. Poco importa la reale fattibilità delle operazioni, si ama il brivido e l’eccitazione che un nome può suscitare... e Villa - il cui cognome evoca la visione di una sontuosa residenza – è il perfetto nuovo e dorato idolo da inseguire. Tutto bello, tutto emozionante come quando si inizia a fare la squadra per il Fantacalcio che, essendo un gioco dove si spendono “fantamilioni” di euro, tutto diventa possibile e realizzabile. In questo clima di euforia generale, in cui centrocampisti e prolifici attaccanti godono di un posto al sole nel cuore e nelle menti della tifoseria, si corre il rischio di distrarsi da questioni che sono altrettanto urgenti ed importanti, anche se meno scintillanti. C’è una fondamentale casella che, al momento, nella squadra dei sogni rimane vuota. Dopo aver lasciato partire Viviano, bocciato quasi a furor di popolo, la Società nicchia e si guarda in casa. Un forte investimento sul portiere non sembra, al momento, rientrare nei piani e l’ombra di Norberto Neto incombe sulla porta viola. Ci si augura che un simile atteggiamento sia solo un diversivo, una machiavellica tattica per sbloccare situazioni in stallo. Ipotizzare una Fiorentina talmente forte che, il prossimo anno, in porta potrebbe schierare un citofono sarebbe sconsiderata temerarietà. La questione del portiere non deve essere assolutamente sottovalutata, perché potrebbe incidere e pregiudicare il buon lavoro negli altri reparti. E’ innegabile che, di fenomeni fra i pali, il panorama calcistico sia piuttosto avaro e chi li possiede se li tiene ben stretti come i gioielli di famiglia, ma questo non deve scoraggiare o far accantonare il problema. Il club viola ha ufficializzato l'acquisto del portiere 35enne uruguagio Gustavo Munua, ingaggiato dal Levante che, però, si accomoderà in panchina, con buona pace di tutti. La Fiorentina ci ha dimostrato, da un anno a questa parte, di amare le scommesse. Un braccio di ferro con il rischio che esalta quando vinci, perché i giocatori d’azzardo si nutrono dell’adrenalina che l’alea sa suscitare. Non sempre, però, la fortuna si ricorda di arridere agli audaci. Ci sono ruoli cardine in una squadra di calcio: una sorta di immaginaria spina dorsale che non può presentare anelli deboli, perché il cedimento di uno di questi potrebbe piegare l’intera struttura. Insomma... inutile avere una Villa se poi la porta rimane aperta...