L'ANNO DEI BIG, Aquilani e la rinascita viola
Piede fatato, classe sopraffina, talento indiscutibile: bastano questi tre concetti per descrivere Alberto Aquilani, giocatore che ha vissuto un 2012 sicuramente in chiaro-scuro, attraverso sei difficili mesi a Milano ed altrettanti spettacolari a Firenze, dove ha ritrovato gol e sorriso. I primi sei mesi di quest'anno, quelli vissuti in maglia rossonera, sono stati davvero avari di emozioni per il talento di scuola Roma, costretto a lunghi periodi di sosta per problemi muscolari prima e per discutibili scelte societarie (milaniste) poi: pesano infatti ancora come non mai quelle poche presenze mancate che avrebbero costretto il Milan ad esercitare il riscatto del suo cartellino dal Liverpool. Poi, nell'agosto di quest'anno, la svolta: Pradè e Macìa volano in Inghilterra e riescono a portare in viola Aquilani praticamente a 0 euro: un affare da guinness dei primati. In maglia gigliata, Alberto ritrova finalmente quella continuità sul campo che per mesi era mancata (in 18 giornate colleziona 11 presenze e ben 4 reti, sfornando anche tre assist al bacio) così come la maglia azzurra (Aquilani viene scelto da Prandelli il 15 agosto 2012 per affrontare in amichevole l'Inghilterra). La sua buona stella, finalmente, sembra essere tornata. Ed il 2013 per Aquilani si appresta ad essere davvero pieno di soddifazioni.