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L'ANNO DEI BIG, Vargas, un 2011 a fasi alterne

di Daniel Uccellieri

Il 2011 di Juan Manuel Vargas ha due facce della stessa medaglia: da un lato quello scintillante, bronzeo, della Coppa America con il Perù, dall’altro quello opaco, sporco, della Fiorentina.  Partiamo dai momenti belli, quelli vissuti da Vargas con la sua nazionale durante l’ultima edizione della Coppa Ameica, dove il piccolo Perù, outsider della competizione, sfiora la finale, arrendendosi solo all’Uruguay (vincitore del torneo). Trascinato da Vargas e da Guerrero, il Perù supera con qualche difficoltà l’ostico girone, e passa ai quarti di finale contro la Colombia, dove Vargas sigla il gol del due a zero, con un missile che finisce sotto la traversa, e regala la qualificazione per la semifinale. Archiviata la sfida contro l’Uruguay, Vargas e compagni vincono per 4-1 contro il Venezuela, conquistando così la medaglia di Bronzo.  Ecco, il Vargas più bello, quello per intenderci delle cavalcate sulla fascia e dei cross perfetti,  nel 2011 si è visto solo con la maglia della nazionale.

L’ultima parte della scorsa stagione con la Fiorentina targata Mihajlovic, nonostante un ruolino di marcia non proprio da buttare per i viola, non ha mostrato il vero “Loco”: da ricordare la splendida rete nella gara interna contro l’Udinese, con il peruviano che sfodera un tiro al volo da fuori area sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Campionato dell’esterno viola, dopo un'estate fatta di voci su un suo possibile trasferimento (del resto le prestazioni in Coppa America erano state di alto livello), parte molto male. Tornato in ritardo, con il permesso della società, dopo la competizione Sud Americana, Vargas appare nettamente in ritardo di condizione, e cosa ancora più grave, visibilmente ingrassato. Questo, con l’aggiunta di qualche notte brava (da ricordare l’incidente automobilistico di Vargas, con l’auto del peruviano ribaltata a tarda notte) hanno fatto andare su tutte le furie Mihajlovic, tanto da escluderlo dai convocati per qualche gara. Il cambio sulla panchina della Fiorentina ha giovato all’esterno viola, con mister Delio Rossi che gli ha dato continuità, una caratteristica fondamentale per un giocatore con Vargas, che fa della corsa e dell’esplosività le sue doti migliori. Non a caso nell’ultime gare si è rivisto a tratti quel giocatore straordinario che ha fatto impazzire le difese delle migliori squadre europee nelle notti di Champions League. Un segnale che lascia ben sperare i tifosi viola, per un 2012 all’insegna di Vargas