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L'ATTACCANTE DOVE LO METTO...

di Luciana Magistrato

Piatek-Cutrone-Vlahovic-Kouamè: potrebbero essere questi i quattro giocatori che si sfideranno per un posto nel cuore dell'attacco viola, al massimo due, a seconda del modulo (ad esempio il 3-5-2) e della duttilità dei singoli come accaduto nel finale di stagione quando Kouamé si alternava da centravanti ad esterno al posto di Ribery. La Fiorentina sta provando di tutto per portare il polacco in viola e, nonostante dopo il lockdown abbia dato segnali positivi e segnato qualche gol, l'Ertha probabilmente non si strapperà i capelli per lasciarlo andare nonostante non voglia rimetterci dopo averlo acquistato dal Milan. Chissà quale Piatek arriverà a Firenze, la speranza è che sia quello dei primi mesi al Genoa quando con Kouamè formava una coppia formidabile. Resta insomma l'incognita se Piatek sia rimasto una macchina da gol o meno.

Anche perché se Vlahovic e Cutrone resteranno come sembra, sono destinati proprio per questo amarcord rossoblù degli altri due, a giocarsela rischiando di non avere le stesse possibilità, soprattutto se sugli esterni ci saranno Ribery e Chiesa (o chi per lui) in forma ad occupare le caselle. Il finale di stagione ha mostrato due attaccanti, l'ex Milan e il serbo, che volevano fortemente essere in campo ma giocando ogni tre giorni una panchina in più non era un problema, nonostante Vlahovic qualche polemica nell'ultima partita l'abbia fatta.

Con la ripresa di un calendario normale (almeno così si spera) non giocare potrebbe creare invece qualche malumore con Iachini chiamato ad avere una gestione perfetta degli uomini a disposizione, visto che tra i 4 nessuno svetta per esperienza o gol fatti considerando che anche Piatek ha 25 anni e non è certo un veterano. Se Vlahovic scalpita per "gioventù", Cutrone ha anche un riscatto da guadagnarsi e per questo ha bisogno delle sue occasioni. Chissà che anche l'agente di quest'ultimo, al centro sportivo pochi giorni fa, non abbia voluto ribadire la necessità di avere lo stesso spazio degli altri e partire alla pari. Senza dimenticare i problemi per il rinnovo invece del serbo. Starà semmai al pistolero Piatek a quel punto zittire i mugugni a suon di gol.


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