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L'ATTESA DI SINISA

di Lorenzo Marucci

L’arrivo di Aquilani gli avrebbe permesso di iniziare a lavorare sul progetto tattico che aveva in mente da prima del ritiro, quel 4-3-1-2 che avrebbe avuto come fulcro proprio l’ex giallorosso. Il centrocampista romano sembra essere sfumato, anche se ulteriori clamorosi ripensamenti non sono da escludere. e la fiorentina sotto sotto non ha ancora smesso di sperarci. Mihajlovic però ad oggi si trova a dover rivedere i suoi piani, tornando (ripiegando?) probabilmente al 4-3-3. Ma al di là del modulo il tecnico non sa ancora quali saranno effettivamente i suoi uomini a disposizione, su chi potrà contare durante il campionato e quali saranno i giocatori in partenza. Un’attesa quasi snervante per il tecnico serbo che avrebbe certamente preferito lavorare con buona parte della squadra titolare già a partire dal ritiro di Cortina. Sì perché per prepararsi al meglio, far integrare i nuovi con i vecchi serve tempo, occorre provare e riprovare i meccanismi di gioco e trovare l’intesa tra i reparti. La speranza è che arrivi una seria accelerazione- anche se pare molto complicata- che possa dare a Mihajlovic un gruppo quasi al completo entro i prossimi giorni, quando partirà il ritiro di san Piero a Sieve. Perché da quel momento in poi si inizia davvero a fare sul serio e il conto alla rovescia per l’avvio del campionato è già partito. Mihajlovic sa che partire con il piede giusto in campionato sarà per lui fondamentale: dopo le delusioni e le critiche della stagione scorsa, eventuali passi falsi iniziali potrebbero inevitabilmente ricadere su di lui (come accade del resto quasi sempre con gli allenatori) ed ecco dunque perché attende con ansia e fiducia i rinforzi. Senza dimenticare che dovranno anche essere risolti definitivamente i casi di Montolivo, Gilardino, Vargas e Cerci. Decidere in fretta – nei limiti del possibile – quale sarà il loro destino in modo da puntare dritti verso la squadra titolare, quella che dovrà cercare di riscattarsi.