L'AVVERSARIO PEGGIORE
Una notte da leoni, per riprendersi tutto quello lasciato fino ad oggi per strada. Montella e la Fiorentina lo sanno e per questo motivo contro l'Inter proveranno ad osare. Nonostante, infatti, il Franchi sia uno stadio che porta molto bene a Walter Mazzarri (dove non perde addirittura dal 2009) ed i nerazzurri siano la formazione forse meno adatta, in questo momento, per affrontare il gioco della Fiorentina, i viola vogliono regalare il primo successo in campionato a Firenze dopo un'astinenza che dura ormai dallo scorso aprile. Un'eternità.
E per far questo Montella si affiderà alle armi più acuminate del suo attacco. Dal ritrovato Cuadrado (che ieri si è allenato con il resto del gruppo e lo farà anche questa mattina) fino ai "giovani terribili" Babacar e Bernardeschi, col senegalese certo della maglia dal 1' e l'azzurrino (fresco di convocazione in Under21) pronto a subentrare a partita in corso. La formazione, di fatto, è già scritta, con l'unico dubbio che al momento riguarda la presenza o meno da titolare di Borja Valero, apparso stanco nelle ultime uscite e schierato nella formazione iniziale (tra la sorpresa di tutti) anche nell'undici che ha giocato a Borisov. Al suo posto, si scalda Kurtic.
Dall'altra parte l'Inter, una squadra il cui ambiente è sull'orlo di una crisi di nervi ma che, nonostante tutto, ha tutte le armi per far male alla Fiorentina. A cominciare dal gioco, dove non è escluso (anzi, è quasi certo) che Mazzarri voglia affidarsi ad una tattica attendista sulla falsa riga di quella adottata al Franchi già di Genoa e Sassuolo, i cui epici catenacci sono ancora nella memoria di tutti. La differenza però c'è. Perché se è vero che rossoblù e neroverdi in attacco ripartivano con giocatori del calibro di Pinilla e Gazzola (col dovuto rispetto), questa sera il lavoro di Gonzalo e Savic sarà doppio, dato che si troveranno a fare i conti con un'altra batteria di "giovani terribili", quella rappresentata da Icardi (capocannoniere della A) e Kovacic (non al meglio e tenuto a riposo in Europa League).
Una sfida nella sfida dunque, che per certi aspetti rischia di essere molto più elettrizzante dell'altro big match del giorno, quello a Torino tra Juventus e Roma.