L'ERA GLACIALE
Freddo pungente quello che ha accompagnato la vittoria della Fiorentina, ieri, contro l'Udinese. Tanto da restringere ulteriormente le già scarse presenze al "Franchi". Scarse soprattutto se paragonate a quella che da sempre è stata la tradizione dello stadio fiorentino. Assenze un po' in tutti i settori come del resto (ahinoi) ormai accade quasi con regolarità. E in un senso o nell'altro, anche una prima fila della tribuna autorità a dir poco sguarnita.
Diverse però, o almeno così pare, le motivazioni che hanno tenuto lontana dirigenza dalla prova della propria squadra. Il maltempo, in primis, e le difficoltà negli spostamenti hanno impedito ad Andrea Della Valle, prima, e a Mario Cognigni, poi, di essere regolarmente allo stadio. Con l'unico a.d. Mencucci a presenziare allo stadio, insieme all'immancabile Eugenio Giani. Entrambe, però, relegati alla seconda fila, quasi a non voler profanare quello spazio vuoto destinato ai proprietari.
Erano assenti, in sintesi, i due personaggi che oggi potrebbero avviare (pubblicamente, se privatamente non è già accaduto) il dialogo relativo a un nuovo impianto (e qualcosa di più) nella zona della Mercafir. E sarà soltanto una coincidenza, ma in una settimana in cui di stadio si è comunque parlato, forse qualche ulteriore messaggio conciliante non guasterebbe. Da parte della Fiorentina, certo, ma anche da parte dell'amministrazione comunale, la cui presenza allo stadio resta particolarmente silenziosa negli ultimi tempi.
In casa viola d'altro canto, non mancano le questioni scottanti, e impellenti, da affrontare. Il futuro del direttore sportivo Corvino su tutti, ma anche l'ipotetica costruzione della squadra che verrà, a cominciare dal punto di riferimento Jovetic, sul cui conto già oggi sono rifiorite talune voci. Insomma, a pensarci bene, in casa viola non mancano le questioni da affrontare. Farlo con un interlecutore propenso alla collaborazione, come il Comune nel caso dello stadio, sarebbe un bel punto di partenza, o anche solo un primo segnale di disgelo. Infondo, prima o poi, questo freddo dovrebbe passare, e a pensarci bene la primavera non è poi così lontana.