L'EREDITÀ
Sì, lo sappiamo. Ancora qualche ora e sarà Natale. Firenzeviola.it non si fermerà, come ogni anno, e continuerà a darvi notizie di Fiorentina. Il 2013 si è chiuso nel migliore dei modi, la classifica è bella, l'Europa ci sorride. Non bastasse sotto l'albero trionfano i buoni sentimenti, l'ottimismo, e le migliori intenzioni. Ci scuserete, perciò, se sfruttiamo queste ultime 4 ore prima del brindisi natalizio e del trionfo della bontà per lanciarci in una riflessione di fatto pienamente politically scorrect.
Trattasi però di argomento rimasto in sospeso, o se preferite sul gozzo. Un po' perchè su certe scommesse c'avremmo messo la mano sul fuoco e un po' perchè certi atteggiamenti restano impressi. Da un lato ci riferiamo all'intima certezza dell'arrivo di un top player il giorno in cui i viola hanno deciso di puntare su Giuseppe Rossi, dall'altro sul grigiore degli ultimi mesi in viola di quello Stevan Jovetic atteso e coccolato come pochi altri da queste parti.
L'esperienza di JoJo al City, a queste latitudini, è stata di certo osservata con curiosità, ma anche con una sorta di rivalsa interiore che ha ampie giustificazioni. Perchè se Jovetic è rimasto un altro anno alla Fiorentina lo ha fatto senza il sorriso e senza nemmeno troppa convinzione (tanto da dimostrarlo anche in campo con prestazioni interlocutorie), e perchè i piani per il futuro del montenegrino (almeno quelli iniziali a tinte bianconere) erano chiari a tutti. Insomma, è inutile girarci intorno, problemi fisici a parte, per Jovetic, al Manchester City si sono aperte soprattutto le porte della tribuna, e se un pizzico di rivincita per i tifosi viola c'è, vanno capiti.
Anche perchè quello che JoJo ha definito come suo erede (in una valutazione molto generosa del suo segno lasciato nella storia viola) è già andato oltre. "Pepito" Rossi, per i suoi gol e per il suo modo di essere, non solo è entrato immediatamente nel cuore della tifoseria, ma ha già scritto pagine indelebili come solo un campione sa fare. Portando in paradiso la Fiorentina e facendo sognare l'Italia che andrà al Mondiale in Brasile. Rossi ha raccolto l'eredità di Jovetic in meno di un minuto, ed ha già dimostrato di valere i migliori attaccanti d'Europa diventando idolo di una piazza come Firenze. Su Jovetic, come minimo, servirà ancora pazienza. E allora contento lui al City (visto che restare a Firenze pareva una condanna) contenti tutti a Firenze. Con Rossi.