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L'EUROPA... E LA TRAMVIA

di Tommaso Loreto

Europa, o se preferite "città europea". Sono questi i termini che l'hanno fatta da padrone nel lunedì in cui Firenze scopre la sua nuova linea della tramvia. La cosiddetta T2 richiama le attenzioni del paese, la presenza del Presidente della Repubblica non è causale, e tutto sembra ruotare intorno all'inaugurazione del nuovo tratto che collega l'aeroporto di Peretola. Idee e progetti che soltanto qualche anno fa parevano utopia oggi si sono finalmente concretizzati, ed è anche per questo che sembra davvero un un nuovo ingresso in Europa per tutta la città. 

Sullo sfondo c'è invece una Fiorentina che l'Europa la sta ancora rincorrendo. Per l'esattezza da oltre due stagioni e da un girone d'andata fatto da troppi pareggi e troppe poche vittorie. Oggi che la squadra di Pioli si ritrova a fare i conti con il duplice k.o. di Mirallas e Pezzella sembra che l'asticella delle difficoltà si stia ulteriormente alzando, ponendo di fronte ai viola non solo l'esame in Coppa con l'Atalanta, ma anche una serie di sfide per niente semplici.

La discriminante, però, è che mentre Firenze, fino a tre anni fa, di tramvia e di città europea poteva soltanto parlare la Fiorentina l'Europa la conosceva eccome. Perchè l'aveva già frequentata nei piani alti della Champions, e perchè aveva persino sfiorato una finale ai tempi di Prandelli. Aspetti che oggi appartengono al passato, ma che dovranno essere ricordati per meglio comprendere come alla base del decimo posto vi sia l'autofinanziamento diventato rigido negli ultimi anni. 

In altre parole se da un lato è inevitabile recriminare per i punti persi al cospetto di avversarie come Bologna o Frosinone, dall'altro è evidente il gap che le squadre degli ultimi anni mostrano al cospetto di formazioni più attrezzate come quelle guidate in panchina da Montella o da Prandelli. Un passo indietro dettato dalla proprietà, che per forza di cose spiega più di ogni altra cosa le difficoltà della squadra nella rincorsa al settimo posto.

E che in tempi di speranze e attese per uno stadio nuovo come minimo si allontana dai passi in avanti di una città che con la sua nuova linea tramviaria in Europa sembra volerci entrare ben prima della sua squadra di calcio.