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L'EUROPA SOLO DA SPETTATORI

di Dimitri Conti

Ore 13, tutti sintonizzati per seguire il sorteggio dei gironi di Europa League direttamente da Montecarlo. O meglio, non proprio tutti: per i tifosi della Fiorentina infatti, per quest'anno, si tratta di un appuntamento totalmente indifferente, che non tocca la realtà attuale nella quale è immersa la situazione della società viola. Dopo quattro anni di fila, tra le gestioni targate Vincenzo Montella e Paulo Sousa, quest'anno per i gigliati l'Europa League non è altro che una distrazione del giovedì sera.

Come sempre accade in queste circostanze, la notizia viene vissuta in modi diametralmente opposti: chi è deluso perché l'assenza dai palcoscenici europei comporta in automatico entrature economiche minori, ma soprattutto meno risonanza a livello di immagine internazionale, e chi invece è contento anche così, perché almeno ci sarà più tempo per Pioli, già piuttosto indaffarato nel tentativo di trovare una quadratura del cerchio, per preparare ciascuna sfida di campionato.

Saranno invece attaccati al televisore i tifosi di Lazio, Atalanta e Milan, alle prese con le composizioni dei raggruppamenti di Europa League nei quali saranno impegnate le loro squadre. Quest'anno non c'è la Fiorentina, e l'obiettivo conclamato del nuovo corso di Pioli è quello di provare a farla rientrare nel posto che le spetta. E il campionato non è neanche l'unica strada: dice nulla la parola Coppa Italia? Per i perfezionisti di nomi e sponsor, meglio dire TIM Cup, ma la sostanza è quella. Perché a Firenze non manca solo l'aria dell'Europa, ma anche la gioia di un trofeo: l'ultimo fu proprio la coppa nazionale vinta nel 2001.