L'EVOLUZIONE DEL GOL
Tre gol in due partite nei test in Germania ed ecco che Federico Chiesa diventa, giustamente, l'uomo copertina di questa seconda parte di ritiro viola. Con la forma atletica che migliora di giorno in giorno, il giovane esterno della Fiorentina si sta trasformando nell'uomo in più di una formazione ancora tutta da costruire. La colonna portante di un progetto che si fatica a comprendere ma che grazie a lui si regge in piedi e continua a prendere forma.
Nessuno vuole affidare al figlio d'arte un compito più grande di lui. Non sarà capitano né vestirà quella 'pesante' maglia numero 10, ma i tifosi viola si sono aggrappati al simbolismo della sua crescita, della sua esplosione e a quel suo modo così spontaneo e sincero di vestire la maglia della Fiorentina con gioia e determinazione. Pioli lo sta plasmando avvicinandolo sempre di più alla porta, mettendolo in condizione di esplodere il destro con maggiore frequenza e di prendere confidenza col gol come faceva il padre quando girava l'Europa col Parma e con la stessa Fiorentina.
Il Napoli non molla la presa, perché qualcuno ha consigliato bene Aurelio De Laurentiis, in questo momento massimo ammiratore dell'attaccante, almeno per quanto riguarda l'Italia. Ma il diktat, almeno su di lui, sembra essere chiarissimo. Chiesa non si tocca, a nessun prezzo e per nessun motivo. In futuro nessun può mettere la mano sul fuoco sulla sua permanenza in riva all'Arno, ma almeno per il momento, l'ultimo baluardo di una speranza ogni giorno più flebile, sarà proprio lui, senza se e senza ma.