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L’EX DI TURNO: MALEH, TALENTO “GENTILE” IN CERCA DI SPAZIO

di Niccolò Santi

"E' partito bene, ha dovuto adattarsi ai nuovi ritmi della Serie A e ai nuovi compagni forti e di valore. Abituarsi alla categoria non è semplice, c'è sempre bisogno di un periodo di adattamento. Ora è in grande crescita, è giovane: in mezzo al campo può dare tante soluzioni. A Udine avrebbe potuto far male agli avversari: deve crescere di convinzione". Così mister Vincenzo Italiano ieri in conferenza stampa su Youssef Maleh, che domani sera farà ritorno a Venezia, proprio dove si è consacrato in Serie B. Il talento marocchino ha dimostrato in questo inizio di campionato di potersi ritagliare il suo spazio anche in maglia viola, considerando che su sette partite è stato impiegato dal tecnico della Fiorentina già quattro volte, di cui una - la prima contro la Roma - da titolare.

Nonostante debba ancora adeguarsi alle dinamiche della A, le statistiche raccontano di un Maleh dalla percentuale di passaggi riusciti vicina all’80%, nonché un 47% di duelli portati in cascina. Niente di eclatante, magari, ma indicativo di un potenziale punto fermo della squadra che verrà. Del classe ’98, del resto, si è sentito parlar bene anche e soprattutto dal punto di vista umano. “E’ un ragazzo eccezionale, molto predisposto al lavoro. Si fermava spesso più del dovuto per migliorare tecnicamente e anche fisicamente. Vi assicuro che ha la testa giusta, è un grande acquisto” aveva raccontato pochi mesi fa ai nostri microfoni Mauro Antonioli, allenatore che lanciò Maleh tra i professionisti al Ravenna nel gennaio del 2018.

E chi lo ha conosciuto più da vicino racconta di un giovane educato quanto silenzioso, dalla flemma quasi paragonabile a quella di un certo Andrea Pirlo. Il cui accento non risulta poi così dissimile dal suo, visto che il centrocampista gigliato è sì un nazionale marocchino ma di nascita italiana: per la precisione Castel San Pietro Terme, distante circa 200 km da Flero (BS), città natale del campione del mondo. Insomma, Maleh ha la piena fiducia del suo allenatore ed è pronto a stupire Firenze a suon di prestazioni importanti, magari - chissà - tornando titolare proprio a Venezia…