L’IMPERATIVO DEI PUNTI
Il futuro bussa alla porta, pure a quella di Iachini che di certo farà di tutto per ignorare - e far ignorare - le tante voci sulla prossima stagione. Che si tratti di cambiamenti in società, in panchina, o chiaramente nella squadra, l’imperativo dell’attuale tecnico non può che essere quello di fare ancora punti, sfruttando al meglio anche eventuali passi falsi di chi al momento è dietro.
Certo l’arrivo dell’Atalanta non è l’antipasto migliore a due trasferte come quelle di Sassuolo e Verona, e la stessa assenza di Ribery rappresenta uno svantaggio, ma da ora in poi non sono più ammessi calcoli e anzi da tutta la squadra è lecito attendersi un moto d’orgoglio, magari proprio al cospetto di una delle squadre che gioca il miglior calcio d’Italia.
E’ d’altronde soprattutto dai calciatori che passa l’immediato destino della Fiorentina, al di là di come e quanto riuscirà a incidere Iachini da qui a fine stagione e soprattutto a prescindere da chi prenderà il suo posto, e di fatto sempre dai calciatori dipenderanno le scelte da mettere in atto in estate. Anche per questo Commisso è in arrivo a Firenze, per valutare e scegliere le opzioni sul tavolo (tante soprattutto in termini di allenatori con più di una pista aperta da Gattuso o Sarri fino a Juric, De Zerbi e Italiano) e cominciare a capire fin da subito quanto dovrà essere ampia e profonda la rivoluzione (anche) nella rosa.