.

L'IMPORTANZA DEL "LOCO"

di Tommaso Loreto

Con il suo rientro, adesso, Sinisa ha davvero l'imbarazzo della scelta. Juan Manuel Vargas è reduce dall'ennesima estate discontinua, almeno sotto il profilo della regolarità nella preparazione. Tanto per cominciare una Coppa America avviata al termine della scorsa stagione, poi un periodo di riposo che, di fatto, lo ha tenuto lontano da Cortina. Infine qualche giorno di lavoro nel Mugello e poi di nuovo in Sudamerica per le amichevoli della Nazionale. Va da sè che, poi, anche il rientro abbia subito i consueti ritardi.

Vargas, comunque sia, adesso avrà modo di recuperare, ci auguriamo, e anche se non dovesse già tornare titolare a Udine, di certo, rappresenterà un'arma assai preziosa per la Fiorentina. Magari immaginandolo di nuovo in campo nell'infrasettimanale contro il Parma, oppure nell'ostica trasferta di Napoli qualche giorno più tardi. In un caso o nell'altro, però, Vargas è un tassello di quelli importanti, di quelli che possono cambiare volto alle partite. E questo Mihajlovic lo sa, fermo restando il valore sin qui confermato dal buon inserimento di Lazzari.

Fiorentina in grado di ruotare, si diceva, e nella quale potrebbero presto sparire persino gli intoccabili o gli insostituibili. Soprattutto se le cose dovessero girare bene anche a fronte di qualche cambiamento nella formazione titolare. Per il momento, allora, tanto vale concedere a Vargas gli ultimi spiccioli di tempo per recuperare e augurarsi di poterlo rivedere comunque presto, in campo a trascinare i suoi compagni, magari con una punizione dalla distanza.