L'IMPRESCINDIBILE KOUAMÉ. CON BUONA PACE DI IKONE E CABRAL
È possibile passare da esubero a colonna di una squadra nel giro di poco di due mesi? Per informazioni citofonare Christian Kouame, il giocatore di cui Vincenzo Italiano non sembra più poter fare a meno. L'attaccante ivoriano - ormai è storia nota - non doveva far parte della rosa della Fiorentina dopo la buona stagione all'Anderlecht e tante squadre di media-bassa classifica che si erano affacciate alla finestra, ma dopo il ritiro in Austria tutto è cambiato: le qualità uniche dell'ex Genoa lo hanno reso un elemento indispensabile fin dall'esordio in campionato contro la Cremonese (due mesi esatti fa) e nell'ultima partita contro gli Hearts Italiano lo ha tolto solo a 5 minuti dalla fine, quasi controvoglia.
Con buona pace di Arthur Cabral e di Jonathan Ikoné, i due grandi acquisti dello scorso gennaio che sono stati scalzati nelle gerarchie sia dell'esterno che della punta centrale: tra le qualità più apprezzate di Kouame c'è infatti la sua duttilità, e ha costretto alla panchina sia il brasiliano che il francese, comunque suoi grandi amici fuori dal campo.
Sono 825 i minuti giocati da Kouame in stagione: quinto nella rosa dopo Biraghi, Amrabat, Quarta e Bonaventura. Più di Jovic, più di Igor e anche più di Terracciano. Segno inequivocabile della sua importanza alla Fiorentina, in cerca magari di rimpinguare il suo bottino di 2 gol e 4 assist continuando a Lecce, lunedì sera. Anche perché è il giocatore della Fiorentina che contribuisce a più gol in stagione, non male per chi doveva giocare lontano da Firenze quest'anno.