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L'INTERISTA VALERO E QUELLA RISPOSTA STONATA

di Sonia Anichini

Parla Borja Valero e manda la sua palese accusa a Corvino, parla Bernardeschi dalle spiagge di Ibiza e giustifica le partenze o la voglia di andarsene dei suoi compagni, parla Pioli… e mi preoccupo, ma allo stesso tempo spero che non lo faccia lui. Il passato, rappresentato dallo spagnolo, mi fa venire un po’ di magone e vederlo con la maglia dell’Inter mi duole più di quanto pensassi. Che i problemi li avesse con la direzione sportiva della Fiorentina era già chiaro dal famoso messaggio vocale che era circolato la scorsa settimana, con la differenza che Borja si libera delle sue sofferenze e si accasa a Milano e la persona “incriminata” rimane qui per cercare di costruire la nuova squadra viola.

Non sono fiduciosa nella possibilità di sostituire nel modo migliore i big che ci lasceranno e per ora non sono arrivati nelle casse i milioni delle vendite più importanti come quelle di Berna e Kalinic. E qui mi riferisco alle parole del Mister “prima avrò la squadra al completo e prima sarò contento”…appunto! Per ora si consola con i ragazzi che ha a disposizione, vedi la prima amichevole di ieri, ma ancora siamo molto lontani dalla reale Fiorentina. Il giovane più importante che abbiamo, o avevamo, a disposizione, il numero dieci che non diventerà mai la nostra bandiera, potrebbe anche raggiungere Moena ed allenarsi, non saprei dire con quale spirito, con quelli che potrebbero essere solo ex compagni. Credo che sarebbe più corretto non farlo salire sui monti e mandarlo dove gli piacerebbe giocare, purtroppo nella Juventus. Io non voglio criminalizzare chi se ne vuole andare, ormai mi meraviglio di chi vuole rimanere con questa situazione di precarietà, ma vorrei che gli affari venissero conclusi il prima possibile per non dare alibi alla direzione sportiva sulla mancanza di tempo per cercare buoni calciatori e il rischio di last minute imbarazzanti.

Devono mantenere la promessa che hanno fatto a Pioli di mettergli a disposizione un gruppo competitivo anche se ho paura che l’allenatore dovrà mettere i panni del mago per trasformare alcuni di loro, fra questi quelli rimasti dallo scorso mercato, in giocatori presentabili. Fra i veterani ha parlato Astori, che sarà il nuovo capitano viola, verso il quale non ha lesinato una frecciatina ("dovrebbe parlare di quello che sa") l’interista Valero. Non mi pare che abbia detto niente di offensivo  e personalmente non ho gradito il tono col quale gli si è rivolto l’ex centrocampista. Forse c’è dietro ancora quella ruggine relativa allo screzio di due anni fa ad Empoli? Non credo che sia colpa di Astori se siamo arrivati alla separazione, anzi il difensore ha ribadito che le perdite di Gonzalo e Valero sono gravi e quindi un po’ più di garbo dello spagnolo nei suoi confronti lo avrei apprezzato, mi è sembrata una risposta stonata per l'uomo Valero. In fondo Astori ha detto una grande verità “non preoccupa chi parte, ma chi potrebbe arrivare al posto loro”.

 La Signora in viola