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L'OCCASIONE DI BABA

di Andrea Giannattasio

Se per Babacar dovessero parlare soltanto i numeri nella loro versione nuda e cruda, provare a dare una valutazione del giocatore sulla base di quanto il numero 30 viola è riuscito a produrre in questa prima parte di stagione non sarebbe affatto facile. Prendendo infatti come metro di paragone la media gol di Kalinic e la relativa clausola rescissoria del croato, in rapporto la valutazione del senegalese sul mercato, a conti fatti, sfiorerebbe i 54 milioni di euro. È solo un gioco, è vero, ma non c’è tuttavia da stupirsi se si pensa che la media gol di “Billy” è persino superiore rispetto a quella di Special-K: Babacar in appena 791’ giocati tra campionato ed Europa League è già riuscito nell’impresa di segnare ben 7 gol, ovvero una rete ogni 113’ di gioco, mentre Kalinic in questa speciale statistica si attesta ad un gol ogni 153’ disputati. 

Tutto rose e fiori, dunque? Sulla carta potenzialmente sì anche se poi entrano in ballo tanti altri fattori, come ad esempio le gerarchie da tempo ben delineate nella mente di Paulo Sousa. Che però sabato pomeriggio a Verona dovrà giocoforza affidarsi a Babacar per sostituire lo squalificato Kalinic e, in prospettiva, dovrà probabilmente entrare nell’ordine delle idee di dover puntare sul classe ’93 anche per tutta la seconda parte della stagione, visto che l’indirizzo di mercato della Fiorentina - in caso di cessione del bomber croato - non sembra essere orientato verso l’acquisto di una punta di primo livello. Il Bentegodi, del resto, è un campo piuttosto favorevole a Baba, che due anni fa di questi tempi segnò di testa un gol decisivo al 93’ che permise alla Viola di Montella di chiudere il girone d’andata a -3 dal 3° posto. L'occasione è davvero di quelle da non perdere.