L'ULTIMA DI PEZZELLA. MA TANTI ALTRI CON OGGI HANNO GIÀ SALUTATO IL FRANCHI
Tempo di saluti all’Artemio Franchi. Per Beppe Iachini, che con oggi pomeriggio ha concluso la sua avvenuta da tecnico viola nello stadio che lo ha visto prima protagonista da giocatore e poi salvatore della patria in qualità di mister, ma anche per tanti componenti della prima squadra, usurati ormai da un triennio che ha portato in dote solo salvezze in prossimità del termine della stagione e vissuto sempre sull’onda emotiva di paure e polemiche. Tanti infatti sono destinati a salutare nel giro dei prossimi giorni e il match di oggi perso all’ora di pranzo contro il Napoli è stato per molti l’ultima passerella a Campo di Marte, in attesa dell’ultimo appuntamento di Crotone ma, soprattutto, di tempi migliori e obiettivi più ambiziosi.
Chi saluterà sicuramente (anzi, lo ha già fatto) è German Pezzella. Non un giocatore qualunque, visto che si tratta del capitano, di uno degli custodi dell’eredità di Astori e, nel complesso, il componente della rosa attuale con il numero più alto di gettoni in viola. Il giallo di oggi che ha fatto scattare la squalifica per la gara in Calabria è stato un triste epilogo di un’annata in chiaro-scuro in cui però - al di là delle tante (troppe) critiche che sono spesso state rivolte all’argentino - il numero 20 ci ha messo sempre la faccia. O per meglio dire la testa: in tre anni infatti, Pezzella si è frantumato lo zigomo destro due volte in scontri di gioco e, nel corso della pandemia, è stato colui che, al pari di Pulgar, ha pagato forse il prezzo maggiore per ciò che riguarda i postumi del Covid. La situazione contrattuale e lo scetticismo che lo hanno accompagnato nel corso di tutta la stagione non hanno poi aiutato.
Ma come Pezzella, sono tanti i giocatori che verosimilmente oggi hanno disputato la loro ultima gara al Franchi in maglia viola (o vi hanno assistito dalla panchina): assieme all’argentino va considerato sicuramente Milenkovic (ormai promesso sposo ad un club di Premier da mesi), Borja Valero (il cui ritorno è stato sentimentalmente bello ma tecnicamente irrilevante), i sempre verdi Maxi Olivera ed Eysseric (che si libereranno a 0 a giugno) e quanti sono arrivati in prestito e non hanno reso per quello che la Fiorentina si aspettava (Barreca, oggetto misterioso per un’intera stagione, e Malcuit, mai utile alla causa). Gli unici due dubbi riguardano Martin Caceres e Franck Ribery, che si svincolano il 30 giugno: su di loro, prima di una separazione definitiva, servirà il giudizio finale del nuovo allenatore.