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L'ULTIMO GRANDE ACQUISTO

di Pietro Lazzerini

La Fiorentina che ha passeggiato sul Lecce ha mostrato finalmente la faccia che tutti ci aspettavamo di vedere. Il volto di una squadra affamata e ambiziosa, che non ha rallentato mai, nemmeno quando la partita era ormai indirizzata. Lo ha fatto anche per accrescere la propria autostima, troppo lieve a inizio stagione quanto forte oggi a conferma che la gara contro il Milan non era stato solo un fuoco di paglia. E se da una parte, le condizioni atletiche di Gudmundsson e Kean preoccupano visto il grande numero di gare da giocare in pochi giorni e vista l'importanza che hanno per questa squadra, la grande notizia nella notizia è che anche Beltran fa parte di questo ambizioso gruppo rivoluzionato l'estate scorsa. 

Dubbi e voci - I pochi minuti disputati in questo avvio di stagione avevano dato il via al ballo delle voci, non solo giornalistiche, ma anche tra i tifosi. Interrogativi che partivano dal ruolo ibrido alle difficoltà nell'imporsi agli occhi dei due allenatori che si sono susseguiti. Il mercato è diventato subito un tema di dibattito, anche perché sarebbe stato impossibile vederlo costantemente ai margini della rosa senza immaginarsi un futuro altrove. Però Lui ha sempre messo la Fiorentina davanti a tutto e anche ad agenti e amici confidava spesso di come la priorità assoluta fosse quella di imporsi in viola. 

Una bella rondine - È vero, una rondine non fa primavera, ma intanto quando se ne vede una, si inizia a respirare un'aria nuova dopo l'inverno. La speranza è che anche quello vissuto recentemente dall'argentino sia agli sgoccioli. Dopo tutto, giova ricordare come per due estati, il ragazzo scuola River non ha potuto fare un'intera preparazione con la Fiorentina, prima per il tardivo arrivo a Firenze e poi per la triste Olimpiade disputata dall'Albiceleste in Francia. Palladino ha dato più spazio ad altri interpreti, probabilmente non considerandolo nemmeno all'altezza fisicamente oltre che tatticamente. Ma ieri non ha avuto dubbi nel mandarlo in campo come vice Gudmundsson e la sua scelta lo ha ampiamente ripagato con una delle prestazioni più convincenti da quando Beltran è arrivato alla corte di Commisso. 

Da potenziale errore a ultimo grande acquisto - Beltran, anche a causa delle difficoltà atletiche di Gudmundsson, potrebbe rivelarsi come l'ultimo grande acquisto dell'estate di Pradè. Per gli acquisti effettuati in quel settore di campo, non immaginarsi un potenziale prestito lo scorso agosto, poteva sembrare un errore. Anche perché Beltran non ha mai avuto la possibilità di giocare con continuità perché chiuso da altri compagni o dalle scelte dei due tecnici. Pensare a un saluto momentaneo per esprimersi al meglio non era una bestemmia, ma alla fine la decisione è stata presa: permanenza senza se e senza ma. Palladino inizialmente lo vedeva come vice Kean, poi lo ha schierato alle sue spalle. Ieri è stato il suo nuovo inizio in viola e, considerando lo stop del compagno islandese, presto avrà altre occasioni per confermare di non essere un equivoco ma una risorsa importante. Probabilmente già contro la Roma.