L'ULTIMO PRANZO
Prepariamoci, dunque, all'ultimo pranzo dell'anno. Il tutto, ovviamente, solo ed esclusivamente sotto il profilo squisitamente calcistico. La Fiorentina si congeda dal proprio pubblico nell'ultimo "lunch game" dell'anno, e intorno alle 14:30 di oggi, di fatto, si chiuderà ufficialmente un ciclo difficile da dimenticare. Tanti, almeno così pare, i giocatori che al fischio finale di Giannoccaro, forse, sentiranno salire anche un filo di magone.
Perchè, al di là di un'annata indubbiamente da dimenticare nella quale anche tanti giocatori hanno le loro colpe, non si cancellano in un attimo 4 anni come quelli vissuti dalla Fiorentina. Fra penalizzazioni e semifinali di Coppa Uefa, fra sogni da Champions League e furti alla Ovrebo. Rimanendo stabilmente fra le 4 regine d'Italia, lassù a dare spallate prima alla Roma, poi al Milan, conquistandosi il piazzamento nella coppa europea che più conta.
E allora, al di là del risultato, ecco il vero significato della gara di oggi. Il saluto ai partenti e le speranze dei ritrovarsi il prossimo anno in uno stadio meno vuoto e di fronte a una squadra in grado di dare di più. Sotto tutti i profili, da quello tecnico a quello motivazionale, dagli obiettivi ai traguardi futuri. Poi resterà un'ultima tappa a Brescia e infine il "rompete le righe". Da quel momento in poi sarà tutto in mano a Corvino e allora sì, la rivoluzione sarà pronta a partire.