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L'ULTIMO STEP

di Andrea Giannattasio

Torna ad Udine. Anzi no, forse meglio a Guimaraes contro il Paços. Aspetta, troppo presto: meglio direttamente contro il Verona. Suona un po' così il ritornello che viene da settimane cantilenato in casa viola. Oggetto del contendere, ovviamente, Mario Gomez. Da un lato la voglia matta del tedesco che ha ormai superato il suo problema al legamento mediale e che si sta allenando quasi regolarmente già da tempo, dall'altro la sacrosanta preoccupazione della società viola, che prima di dare il via libera al ritorno in campo del bomber tedesco resta in attesa di capire l'esito dell'ultimo esame che sancirà la completa guarigione del giocatore.

E tutto ciò avverrà proprio oggi, quando Gomez si sottoporrà all'ultima risonanza magnetica, lo step finale prima del ritorno in gruppo. Una ventina di minuti circa la seduta, poi qualche ora di attesa prima di un report chiarificatore che - salvo sorprese clamorose - ufficializzerà il semaforo verde per superMario. Ecco che, a questo punto, l'ipotesi che Gomez possa guadagnarsi una convocazione (per la panchina) in vista di Udine resta sempre in piedi, così come è sempre più probabile che i primi minuti sul campo dopo il lungo ko possano essere quelli di giovedì 28 novembre, quando allo stadio ''Afonso Henriques'' di Guimaraes i viola affronteranno in una quasi amichevole il Paços de Ferreira. La prima maglia da titolare, dunque, dovrebbe slittare direttamenre al 2 dicembre, quando al Franchi arriverà l'ambizioso Verona di Luca Toni, che in trasferta ha dimostrato di non saper essere letale come in casa (appena cinque punti lontano dal Bentegodi). La rincorsa dei viola è appena cominciata. E superMario scalpita per esserne protagonista.