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L'ULTIMO STEP

di Tommaso Loreto

Una valanga di perplessità. Era cominciata così l'annata di Giuseppe Rossi. Un'estate passata a rincorrere la migliore condizione possibile, anche e soprattutto in ritiro a Moena, e proseguita con il primo vero rientro in campo in amichevole. E fu subito un assist (per il gol di Borja Valero) a conferma che un campione come "Pepito" può anche essere indietro fisicamente, ma certamente resta l'assoluta qualità dei suoi colpi. 

Amichevole dopo amichevole, gara dopo gara, Rossi si è ritagliato il suo spazio sempre più importante. Passando dal rientro da titolare in campionato alle gare in Europa League e ritrovando anche la via del gol. A Lisbona, dopo quasi 90 minuti di gioco, Rossi non si è fatto pregare di fronte all'assist al bacio di Badelj, e ha di nuovo assaporato il gusto di vedere il pallone in fondo al sacco.

Più avanti, in campionato, è arrivato anche l'assist. Come quello per il gol della sicurezza a Verona, firmato Kalinic, ma perfettamente rifinito dallo stesso Rossi. Adesso che è in arrivo l'Empoli, domenica al "Franchi", e che Sousa medita di dare spazio a chi si è allenato a Firenze senza dover rispondere a chiamate delle nazionali, i tempi sembrano essere sempre più maturi.

Per superare l'ultimo step, e regalarsi l'ennesima rivincita: quella del gol in campionato che gli manca dal 18 maggio 2014 quando segnò contro il Torino.