L'UOMO DI FIDUCIA
Primo giro del Iachini 2.0 in arrivo: domani la Fiorentina sarà impegnata a Genova, e il neo-tecnico di rientro stamani ha fatto il punto della situazione in conferenza stampa. Al di là di alcuni aspetti tecnici sui quali ci siamo già soffermati, o lo faremo nelle prossime ore, il lungo discorso dell'allenatore - bentornate, tradizioni! - è stato subito evidente quale fosse il cuore del discorso, la polpa del frutto viola che si ritrova nuovamente tra le mani: la ricerca della compattezza all'interno di un gruppo apparso sin troppo disordinato agli occhi esterni nelle ultime settimane, passaggio fondamentale per ottenere quei pochi punti che di fatto basterebbero, salvo stravolgimenti di forze in favore di chi sta sotto che, arrivati a questo punto, voi umani non potreste immaginarvi.
Rimanendo in ambito di enormi citazioni cinematografiche, in qualche modo Beppe Iachini potrebbe essere il Mister Wolf di Rocco Commisso. Il problema da risolvere alla Fiorentina c'è, ed è anche bello grosso: si chiama salvare la squadra più velocemente possibile, così da consentire una programmazione anticipata che, finalmente, potrebbe non rimanere solo sulla carta. Una volta perso Prandelli, perciò, il numero uno del club viola non poteva che bussare alla porta del suo uomo di fiducia, quello che in fondo aveva esonerato pure malvolentieri, ascoltando quell'ampio partito che gli chiedeva di cambiare dopo sole sette giornate di Serie A.
Iachini si è detto stupito, ma probabilmente lo è più per l'incapacità di un gruppo che aveva rialzato la china di mantenere la barra sempre dritta che per il fatto che sia stato richiamato proprio lui. La fiducia del presidente, almeno dal lato umano, non l'ha mai persa, e anche lato spogliatoio l'umore che ha accolto il suo ritorno è stato descritto da più parti come buono. Rispetto a quando aveva lasciato molte situazioni sono mutate, anche radicalmente (vedi Vlahovic ed Eysseric, i due da lui stesso citati) e adesso sta a lui riuscire a leggere il cambiamento subentrato senza di lui per utilizzarlo a favore suo e della Fiorentina. Questo potrebbe non garantirgli comunque un futuro in viola, ma mai dire mai con un uomo come Commisso al timone. Neanche Mister Wolf, in fondo, è tra i protagonisti di Pulp Fiction ma chi si azzarda a scordarsi del suo fulmineo passaggio?