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LA BERNARDEIDE

di Dimitri Conti, Pietro Lazzerini e Daniel Uccellieri

Ci siamo: presto Federico Bernardeschi sarà ufficializzato come un nuovo calciatore della Juventus. La Fiorentina perde così, seppur a un prezzo non di saldo, uno dei migliori giocatori sfornati direttamente dal proprio vivaio negli ultimi anni. Arrivato nelle giovanili viola a soli 9 anni nel 2003, l'esterno d'attacco classe '94 ha continuato a vestire la maglia della Fiorentina per altri quattordici anni, prima di abbandonare la nave per approdare sulla tanto odiata altra sponda, quella della Juventus. Ripercorriamo l'avventura di Bernardeschi in maglia viola.

Il debutto tra i professionisti però avviene in Serie B al Crotone, dove viene prestato dalla Fiorentina nella stagione 2013/14. Nelle file dei calabresi un campionato di ottima fattura, prima di rientrare nuovamente alla base. Gradualmente comincia a trovare spazio nella prima squadra grazie a Montella, che lo manda in campo il 14 settembre 2014 nella secondo tempo della sfida contro il Genoa. Con i rinnovi e la Juventus, però, il carrarino ha da sempre mostrato qualche segno di complicazioni.

Nel 2015 infatti la Juventus aveva puntato quello che poi sarebbe diventato il numero 10 della Fiorentina, e pareva intenzionata ad acquistarlo, per poi girarlo in prestito al Sassuolo, da sempre società amica dei bianconeri. La Fiorentina però riuscì a tenere duro, ottenendo il rinnovo di Bernardeschi, che poi si sarebbe reso protagonista dell'esperienza nella Viola targata Paulo Sousa, risultando spesso come uno degli uomini copertina.

Alla lunga però, è tornata la Juventus. Alle porte del mercato Marotta e Paratici sono tornati a bussare a casa Berna, consci della volontà del giocatore di abbracciare un'avventura in bianconero, e alla fine sono riusciti davvero a portarlo a Torino, seppur ancora manchino i crismi della pura ufficialità. Dal rifiuto della proposta di rinnovo formulata dai viola - oltre 2,5 milioni di euro a stagione - si è arrivati, passo dopo passo, al trasferimento. Il tutto passato anche tramite una poco elegante "gastroenterite acuta" accusata da Berna proprio al momento di raggiungere il ritiro di Moena. Qualcuno dice che le bandiere non esistono più, e almeno nel caso di questa storia avrà trovato ampia conferma.