LA BESTIA NERA
Chiamarlo “bestia nera” forse è un po’ eccessivo ma resta il fatto che quando Paulo Sousa in carriera ha incrociato sulla sua strada Marco Giampaolo ha sempre dovuto sudare le proverbiali sette camicie per non sfigurare al cospetto del tecnico della Samp. E questo non soltanto in questa stagione (dove nel match di andata al Franchi ai blucerchiati bastò l’ingresso di Praet nella ripresa per riprendere una partita che sembrava già persa e per sfiorare nel finale il colpaccio), ma anche nella passata stagione, quando i confronti tra Giampaolo ed il portoghese hanno probabilmente regalato le pagine di calcio più belle.
Chiedere, per informazioni, ai tifosi dell’Empoli, che un anno fa proprio di questi tempi stavano festeggiando un successo contro la Fiorentina che dalle parti del Castellani mancava addirittura dal novembre 1986. Un’era geologica fa. Ma non solo. Perché oltre ai colpi di Pucciarelli e Zielinski sotto i quali una Viola ormai appassita si spense (ed anche in quel caso si trattava una partita giocata all’ora di pranzo, esattamente come quella di domenica prossima), anche il derby d’andata al Franchi tra Sousa e Giampaolo seppe regalare spettacolo. La partita finì in pareggio (2-2) e le due squadre giocarono alla grande un tempo a testa ma in quella circostanza la Fiorentina, prima in classifica ed imbattuta in casa, rischiò fortemente la débâcle dopo aver subito il doppio passivo azzurro con Livaja e Büchel, riequilibrato poi dalla doppietta di Kalinic, entrato ad inizio ripresa.
Mai gare banali, dunque, tra Giampaolo (sogno mai nascosto di Pantaleo Corvino per la panchina viola) e Paulo Sousa, che nei tre confronti contro il tecnico blucerchiato ha raggranellato fin qui appena due pari ed un ko. Quale migliore occasione dunque per il portoghese, domenica a Marassi, per proseguire nella rincorsa europea e sfatare contemporaneamente un tabù così particolare?