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LA BRUTTA COPIA DI AMRABAT

di Niccolò Santi

Sofyan Amrabat è uno degli oggetti misteriosi della stagione in corso. Le prestazioni offerte dal centrocampista in maglia viola, infatti, sono assai lontane da quelle che ai tempi del Verona avevano fatto innamorare la Fiorentina e in particolar modo il presidente, Rocco Commisso, che a gennaio ne richiese l'acquisto ai suoi dirigenti senza pensarci due volte. Un investimento da ben 20 milioni di euro di parte fissa più l'aggiunta di 1,5 milioni di bonus.

La visione di gioco del classe '96, l'eleganza nel trattare il pallone e le sue belle giocate avevano letteralmente stregato il club di viale Manfredo Fanti, sennonché dopo ormai 10 presenze e 900 minuti collezionati in maglia viola Amrabat sembra avere già deluso. Le aspettative erano alte e il momento di sconforto generale non può che aver peggiorato le cose, anche se dalle parti di Campo di Marte si auguravano che almeno le pedine chiave del progetto battessero un colpo.

Invece il marocchino sembra solo la brutta copia del talento tecnicamente mirabile adocchiato in veneto. E se inizialmente le sue difficoltà potevano essere ricondotte all'incapacità di ricoprire un ruolo a lui poco congeniale, oggi gli alibi sono finiti. È forse ancora troppo presto per parlare di "meteora", dunque l'unico appiglio resta l'impasse di squadra che, dopo la prova di forza di lunedì col Genoa, i tifosi sperano possa aver raggiunto una svolta.