LA CADUTA DEGLI DEI
Montella ci sta pensando. Davvero. I risultati di questo inizio 2013 hanno intaccato notevolmente le certezze tattiche della Fiorentina, che dopo avere incantato fino a dicembre l'Italia ed aver stregato l'Europa con il suo gioco (la memoria, ovviamente, corre agli elogi pubblicati sul sito della FIFA a fine novembre, dove si sprecavano le lodi per il calcio espresso dal gruppo gigliato), sta vivendo un momento calcisticamente drammatico, dove non riesce a mettere insieme due risultati utili consecutivi. Ma se prima, nelle gare di gennaio, il problema numero uno per la Fiorentina poteva essere rappresentato dalla sfortuna (perché non era mai mancato l'approccio giusto alla partita, così come le occasioni-gol) dopo il ko di Torino - in cui la Viola è stata annichilita dalla Juve dal 1' all'ultimo minuto - si sono aperte nuove ed inevitabili discussioni sulla reale dimensione di questa squadra, per fortuna ancora attaccata al treno delle posizioni europee.
E pare che a fare le spese di questo difficile periodo (dal quale i viola sono chiamati ad uscire sin da domenica sera contro l'Inter, in una vera e propria partita-spareggio per l'Europa) potrebbero davvero essere quei giocatori sino ad oggi osannati dalla piazza, ma che ormai sono entrati nell'occhio del ciclone dopo gli ultimi pessimi risultati. Stevan Jovetic e Facundo Roncaglia, infatti, dovranno lavorare e non poco per riconquistarsi la fiducia di Montella, che già da domenica sera potrebbe pensare ad una loro esclusione dalla formazione titolare. Il tecnico viola infatti è uomo di poche parole ed ha già dimostrato con Viviano di saper prendere scelte tecniche radicali, ancorché dolorose. Per il posto dell'argentino scalpitano, e non poco, Tomovic ed il neo-arrivato Compper (favorito), mentre per il fantasista numero otto la candidatura più immediata per la sua sostituzione dovrebbe essere quella di Ljajic, apparso in buona forma sia contro il Catania che negli utlimi scampoli di gioco sabato sera.
Oggi la Fiorentina tornerà ad allenarsi. Ed i dubbi per Montella non mancheranno di certo.