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LA CAMPAGNA DI FIRENZEVIOLA: PIÙ FIORENTINI IN VIOLA

di Tommaso Loreto

Il giorno dopo Firenze s'interroga. Rilegge i titoli e le prime pagine dei quotidiani in edicola e prova a farsi un'idea chiara di quel che sarà. Lo fa rileggendo parola per parola le dichiarazioni di ieri di Andrea Della Valle, e cercando punto per punto d'immaginare come si concretizzeranno le scelte da prendere nelle prossime settimane. Eppure, a fronte dell'analisi di quel che è stato detto, ancora una volta, la sensazione è che, prima di tutto, serva prepararsi ad un'altra annata per niente scontata.

Perchè la società vuole ridurre il monte ingaggi, perchè la rincorsa all'Europa passerà dall'Europa League e, con grande probabilità, non dalla Champions League, e perchè indubbiamente questa squadra andrà ricostruita dalle basi. Insomma, senza entrare troppo nel merito del come o del quando, di certo, è facile capire che questa sarà un'estate nella quale attendersi molto dai colpi di Corvino sperando che possano rinforzare, e ridisegnare, una nuova Fiorentina.

E, allora, a fronte di tante ipotesi che, concedetecelo, non sono propriamente "eccitanti", ci permettiamo di lanciare più una proposta che un un'idea. Forse semplicemente uno spunto, in tempi in cui di giovani si era parlato molto anche da queste parti, salvo poi non vederne lo stesso nemmeno uno nelle ultime 6 di campionato. Forse, appunto, solo una proposta, quasi provocatoria, diventa allora quella di provare a percorrere anche una strada "interna" per così dire. Una strada, cioè, che trovi linfa vitale nel proprio senso d'appartenenza.

Quante volte, osservando qualche bandiera altrui, ci siamo fermati a domandarci se non fosse possibile costruire uno scheletro di questo tipo anche a Firenze? Quante volte, pensando alla Roma, ci siamo soffermati ad osservare quel rapporto quasi morboso fra i colori giallorossi e campioni del calibro di Totti e De Rossi? Perchè non provare a ricostruire la Fiorentina partendo dai fiorentini? Cercando giocatori che inseguano il sogno di vestire la maglia viola perchè, magari, per sostenerla hanno perso la voce. Come potrebbe succedere per un Viviano, giusto per fare il primo nome che viene in mente...

Un'idea semplicemente buttata lì, figuriamoci se ci permettiamo di dare consigli. Se volete, forse, persino una semplice utopia che, un giorno, ci piacerebbe potesse diventare realtà. Che, poi, questa possa essere anche una nuova chiave di lettura per tirare su una nuova squadra di certo non lo sappiamo, ci permettiamo però di pensare che, infondo, ripartire dalle proprie origini potrebbe essere il migliore dei punti d'inizio.